Roma, 6 giu – Washington difende Al Qaeda? È una vecchia storia, ma puntualmente l’ambiguità statunitense nei confronti del terrorismo, in particolar modo sullo scacchiere siriano, torna d’attualità. Ora è il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, in un’intervista rilasciata ai media del Paese e pubblicata sul sito ufficiale del governo, a rilanciare: “Gli Usa ci hanno chiesto di non effettuare attacchi aerei contro al-Nusra, filiale di al-Qaeda in Siria, per timore che i membri della ‘loro’ opposizione moderata possano essere colpiti”.
Continua l’esponente del Cremlino: “Ci hanno chiesto di sospendere i raid contro al-Nusra perché tra di loro ci sono elementi di quella che loro definiscono opposizione moderata. Ma proprio questa ‘opposizione moderata’ dovrebbe capire da che parte stare. Abbiamo dato loro del tempo per ritirarsi ed abbandonare i territori occupati dagli estremisti di al-Nusra”. Continua Lavrov: È importante consentire l’accesso umanitario nelle zone particolarmente colpite, garantire il rispetto del cessate il fuoco ed evitare le possibili violazioni, ma dobbiamo concentrarci nella lotta contro il terrorismo che rappresenta una minaccia comune. Mentre aspettiamo, al-Nusra ha tentato di fondersi con altri gruppi dell’opposizione”.
Secondo il titolare degli Esteri russo, il processo politico in Siria è frenato proprio dai gruppi di opposizione radicali che rifiutano il tavolo dei negoziati con precondizioni ritenute non accettabili. Il ministro degli Esteri russo ha anche sottolineato che Washington e Mosca continuano il dialogo, definito intenso.
Giuliano Lebelli