Parigi, 11 mag – Un rapper nero che scrive testi contro la Francia sarà chiamato a suonare alla commemorazione per i caduti della Grande Guerra: è questa la clamorosa decisione che sta suscitando proteste in Francia. L’Esagono si prepara, infatti, per celebrare i cento anni dalla battaglia di Verdun, che infuriò dal 21 febbraio 1916 al dicembre dello stesso anno e fu uno degli episodi cruciali della Prima guerra mondiale. In Francia si tratta di un episodio bellico centrale per l’epica nazionale.
E chi viene invitato a suonare alla commemorazione? Black M, nome d’arte di Alpha Diallo, rapper francese di origini guineane, membro del gruppo Sexion d’Assaut. Si tratta di un artista quanto meno controverso, che nei suoi testi, oltre a contenuti anti-gay, definisce la Francia “Paese di kouffars”, cioè di miscredenti, in arabo. Il rapper è stato scelto dal sindaco di Verdun per dare un carattere popolare e “rivolto alla gioventù” alla commemorazione, ma ha scatenato un coro di proteste, a cominciare dal Front national. Nelle interviste, peraltro, Black M ha detto banalità come “si va in scena, ci divertiamo”, dando a intendere di non aver compreso la natura sacrale della ricorrenza. Quindi, nel migliore dei casi il rapper farà uno spettacolo normale, come fosse un concerto qualsiasi, nel peggiore insulterà la Francia e i francesi anziché ricordare i caduti per la nazione di cui condivide il passaporto. Davvero un episodio significativo riguardo alla Grande Sostituzione della memoria storica.
PS – Un particolare eloquente: tra le tante prese di posizione critiche riguardo alla scelta di Balck M c’è stata anche quella di Marion Maréchal-Le Pen. Eppure la stessa, in un’intervista di qualche tempo al trimestrale Charles, aveva elogiato il rap e irriso il rock identitario, dichiarando che tra i suoi gruppi preferiti c’erano anche i… Sexion d’Assaut. Esatto, il gruppo di Black M. Aveva aggiunto, di “non essere sempre d’accordo con tutto quello che dicono”. Sono i brutti scherzi della dédiabolisation.
Giorgio Nigra
2 comments
Ma che cosa può entrarci, questo pagliaccio colorato con la sacralità del ricordo di un’ episodio epico come la Battaglia di Verdun?
Se ci si fosse trovato lui, in quel lontano 1916, alla prima cannonata tedesca sarebbe morto di spavento. Codardo infame, che dall’ alto del suo portafoglio gonfio irride morti che hanno combattuto per il benessere di cui anche egli, ora, immeritatamente gode.
povera europa…