Roma, 11 mag – Una goliardata? Uno scherzo di cattivo gusto? Un umorismo nero e infantile? Chiamatelo come volete, ma nei video del ragazzo scozzese che ha addestrato un cane a fare il saluto nazionalsocialista è davvero difficile riscontrare gli estremi del reato. Eppure Markus Meechan, un dipendente di un call center in Scozia, è stato arrestato e ha dovuto passare una notte in cella prima di essere rilasciato in attesa di ulteriori indagini.
Motivo dell’operazione di polizia? Un video caricato su internet in cui si vede l’uomo mentre insegna al cane della sua ragazza, un carlino di nome Buddha, come fare il saluto nazista e reagire alle parole “gas agli ebrei” (gas the jewish). L’animale sembra alzare la zampa destra quando sente la parola “Sieg Heil”. Tanto è bastato per far arrestare il 28enne. “Pubblicazioni di questo genere non saranno mai tollerate”, hanno spiegato le autorità, assicurando che la “polizia agirà rapidamente contro ogni crimine” legato all’odio a sfondo razziale, religioso, etnico o all’identità di genere, all’orientamento sessuale e alla disabilità. Meechan ha spiegato di non essere nazista né razzista, ma di averlo fatto solo perché annoiato, per irritare la fidanzata e per far ridere gli amici.
Certo, anche per chi avesse a cuore la riscrittura della storia della Seconda guerra mondiale scritta dai vincitori , le reazioni indotte nel carlino non sono granché utili. Appaiono, anzi, stucchevoli. Da qui a far andare qualcuno dietro le sbarre, tuttavia, ce ne passa. Ma, in questi tempi orwelliani, anche questo è possibile.
2 comments
Hanno avuto la possibilità di staccarsi, ora gli scozzesi si godono i meritati benefici del giogo inglese…
Tra poco, queste forme di oppressione distopica dilagheranno in tutta Europa. La ragione che sta dietro l’ossessione “disarmista” delle istituzioni europee, che premono per mettere fuori legge le armi regolarmente detenute dai privati cittadini, sta nel timore che prima o poi la gente si ribelli alle assurde vessazioni perpetrate dalla dittatura UE e magari cominci a sparare qualche colpo “a caso”.