Roma, 28 apr – Fra Austria e Italia è in atto un vero e proprio scontro politico a proposito della “barriera anti-immigrati” sul Brennero. E ora anche l’Ue interviene sulla questione. “La Commissione europea segue tutti gli sviluppi in Europa che vanno contro la tabella di marcia per tornare” al normale funzionamento di Schengen e in “questo caso con grave preoccupazione”, afferma Mina Andreeva, portavoce della Commissione Ue, sulla situazione al Brennero. “La Commissione valuterà qualsiasi misura decisa o annunciata dal governo austriaco secondo i criteri di ‘necessità’ e ‘proporzionalità’ – afferma. – Il presidente Juncker discuterà della questione col premier Renzi, a Roma, giovedì”.
La recinzione metallica che l’Austria pianterà sul confine per “incanalare gli eventuali flussi di migranti”, come spiega Helmut Tomac, il capo della polizia della regione del Tirolo, sta facendo infuriare il governo italiano, tanto più che alcuni controlli sembra che possano essere fatti già in territorio italiano. “Controlleremo tutti i passeggeri su tutti i treni se l’Italia non dovesse consentire ai poliziotti austriaci di iniziare i controlli già da Fortezza. La fermata a Steinach con relativi ritardi saranno inevitabili”, ha detto Tomac. L’Austria ha mobilitato subito 250 poliziotti e ha già identificato l’area che sarà assegnata all’identificazione dei sospetti. Ma Matteo Renzi non ci sta: “L’ipotesi di chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro”, ha scritto il premier nella sua newsletter Enews. “Nei primi quattro mesi dell’anno il numero dei migranti arrivato in Italia è inferiore a quello del 2014 e sostanzialmente uguale a quello del 2015”, ha aggiunto il presidente del Consiglio: “Si tratta di uno sforzo impegnativo per il nostro Paese, che continua a cercare di salvare vite umane in mare, ma con numeri che sono più bassi di quelli che vengono riportati dagli allarmi internazionali. Tutto ciò conferma – ove ce ne fosse il bisogno – che l’ipotesi di chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro”.
Di sicuro è una mossa contro l’Italia, ma dire che sia contro la logica è assurdo: la ratio dell’Ue sembra infatti quella di proporre mere petizioni di principio irrinunciabili per poi lasciare ogni nazione a sbrigare da sé i problemi che la stessa Unione ha contribuito a creare. Che poi i popoli si organizzino e facciano valere i propri interessi non in comunità, come sarebbe auspicabile, ma l’uno contro l’altro è purtroppo una deriva che, allo stato dei fatti, sembra inevitabile.
Giorgio Nigra
2 comments
Un consiglio al civilissimo ed orgoglioso popolo austriaco: di muri fatene due, uno per gli immigrati irregolari ed uno per gli italiani sregolati, siete ancora in tempo…per noi è troppo tardi.
“L’ipotesi di chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro”. Aveva pure ragione, se solo si fermava al prima della virgola