Roma, 24 apr – Berlusconi sembra aver finalmente deciso: sarà Bertolaso il candidato di Forza Italia a Roma. Nessun passo indietro, quindi, da parte dell’ex premier, che negli incontri di questi ultimi giorni con Salvini e Meloni ha cercato di ricucire lo strappo nel sedicente “centrodestra” per la corsa al Campidoglio. Niente da fare, ognuno tira dritto per la sua strada.
“Come abbiamo sempre affermato, noi abbiamo fatto del mantenimento della parola data la regola del nostro impegno politico”, spiega Berlusconi. “Per questo – continua il leader degli azzurri – non possiamo accettare che gli accordi pubblicamente assunti vengano disattesi, men che meno per calcoli egoistici di partito. Per questa ragione, pur dispiaciuti che a Roma non si sia potuta realizzare l’unità del centrodestra, ribadiamo la nostra convinta scelta e il nostro deciso sostegno a Guido Bertolaso”. Di recente era ritornata in auge anche l’ipotesi Marchini – in realtà, forse, mai tramontata neanche in queste ore – sul quale però si scontrano non pochi veti incrociati.
“Oggi è morto il centrodestra. Andiamo oltre”, il commento del costruttore, probabilmente l’unico ad aver afferrato la cifra della situazione. Perché se è vero che Forza Italia sta andando verso l’implosione, è anche vero che dall’altra sponda della strana alleanza le cose non vanno tanto meglio. Rita Dalla Chiesa, che doveva all’inizio essere il nome di Fratelli d’Italia, dopo i fischi ricevuto sul palco del Pincio non ci sta e, intervistata dal quotidiano Il Tempo, si rammarica: “Ci sono rimasta male perché mi aspettavo una platea più tollerante. Ero andata non in appoggio della candidatura di Giorgia, quanto per amicizia, per affetto nei suoi confronti. Lei stessa lo sa che io non la penso proprio come lei…”. Alla domanda se voterà comunque per la Meloni, la risposta è laconica: “Mi dia del tempo per pensarci..”.
Situazione al limite del paradossale anche per la Lega Nord, che dopo la “discesa” su Roma sembrava voler portare una ventata di novità e aria fresca per la capitale. Nonostante le rassicurazioni sulla distanza con la giunta Alemanno (ma basterebbe l’alleanza con la Meloni per smentire la buona intenzione), il carroccio ha invece già caricato a bordo Sara De Angelis e Roberto Angelini, rispettivamente ex presidente del II municipio e consigliere comunale durante la pessima esperienza di una giunta superata in negativo solo dalle performance di Ignazio Marino. Non mancano soggetti presi dagli sfilacci di Forza Italia, seguono candidati che hanno percorso l’intero arco costituzionale passando da un partito all’altro per tutto il centrodestra, addirittura ex grillini convertiti. Ma Salvini non aveva promesso di accogliere a bordo solo persone nuove?
Nicola Mattei
1 commento
L’unico coerente da anni è Borghezio per quanto si dica l ‘unico che da anni denuncia la trilaterale
https://www.youtube.com/watch?v=O-ItxgltrLk
https://www.youtube.com/watch?v=Y46O8TBql18