Roma, 8 apr – Eppure a tutti o quasi non era sembrata altro che una grande festa popolare, una di quelle che a Roma non si vedevano da tanto tempo. Migliaia di persone che dallo storico campo di via Zabaglia nel rione Testaccio, si erano recate spontaneamente con un corteo di qualche centinaia di metri fino all’ex Mattatoio, struttura dove era stato allestito il maxi schermo. Tutti insieme per guardare il derby capitolino e protestare, pacificamente, contro la divisione delle curve voluta dal prefetto Gabrielli. La Questura di Roma però, ha invece deciso di utilizzare il pugno duro, denunciando quattro persone identificate come gli organizzatori della manifestazione e comminando ben undici sanzioni amministrative da 2500 euro l’una, per un totale di quasi 30mila euro.
Le accuse sono quelle di travisamento e manifestazione non autorizzata sul piano penale, mentre sul piano amministrativo le multe sono per aver ostacolato la libera circolazione del traffico.
Una risposta piuttosto dura quella della Polizia, soprattutto se paragonata a situazioni simili, come i cortei spontanei di studenti che nel periodo autunnale investono la capitale, o le rivolte degli immigrati richiedenti asilo a cui anche in questi giorni stiamo assistendo nelle nostre città. Situazioni per le quali molto spesso non si hanno riscontri penali né amministrativi. Il corteo di Testaccio poi, svoltosi all’ora di pranzo di domenica in vie interne dove non passa nemmeno un autobus, non ha creato di fatto nessun disagio alla circolazione. Migliaia di tifosi della Roma hanno sfilato per le vie di un rione legato indissolubilmente alla storia della loro squadra, ricevendo l’apprezzamento e la simpatia delle centinaia di cittadini affacciati alle finestre. Sorge quindi il dubbio che i tifosi della Roma paghino il braccio di ferro con il Prefetto Gabrielli, che sta subendo non poche pressioni per una decisione che sta generando malcontento ben oltre la ristretta cerchia degli ultras. Vedere infatti il derby di Roma con gli spalti semi deserti è uno spettacolo desolante e l’opinione sempre più diffusa è che forse la decisione del “super Prefetto” non sia poi stata così geniale.
Dunque anche quando un corteo di famigerati ultras riesce a rimanere nei canoni della passione popolare senza sfociare nella violenza, raccogliendo l’apprezzamento e la partecipazione dei tifosi “normali” , subisce la repressione da parte delle Forze dell’Ordine. Anche la stampa questa volta aveva riconosciuto il carattere colorato e positivo dell’iniziativa, ad eccezione del delirante pezzo di Maria Rosaria Spadaccino sul Corriere della Sera, dove si parla di assalti ai campi rom (nei pressi del mattatoio ci sono alcune baraccopoli abusive sulle sponde del Tevere in caso, nessun campo attrezzato, ndr) e di “infiltrazioni di estrema destra” effettuate da “uomini vestiti di nero” di cui però parla soltanto lei. Del resto da una che inneggia alla violenza contro i fascisti e alla resistenza sul proprio profilo Facebook cosa vuoi aspettarti.
(VIDEO DEL CORTEO)
Davide Romano