Damasco, 31 mar – Sarebbe cosa fatta il piano internazionale, metto nero su bianco da Stati Uniti e Russia, per offrire un salvacondotto al presidente siriano Bashar al-Assad, che si farebbe da parte per agevolare la transizione di pace in Siria. Lo riferisce il quotidiano al-Hayat, testata panaraba con sede a Londra e di orientamento liberale, anche se molto vicina alle posizioni dell’Arabia Saudita.
La fonte riportata dai redattori del quotidiano è una voce interna al consiglio di sicurezza dell’Onu, più volte investito della questione siriana. L’indiscrezione, peraltro, emerge a poche ore di distanza dalla netta chiusura da parte dell’opposizione in Siria, dichiaratasi indisponibile a qualsiasi trattativa con il governo per formare un esecutivo di unità nazionale. Il segretario di Stato John Kerry avrebbe, sempre secondo al-Hayat, già aggiornato gli alleati (arabi e non) sui dettagli del piano, del quale però non sono note le tempistiche attuative.
Il presunto patto Usa-Russia non tiene però conto…della Russia. Elemento non da poco, dato che si tratta della seconda (di due) colonne sulla quale l’accordo si fonderebbe. Mosca ha infatti seccamente smentito le voci al riguardo: “Non è stato raggiunto alcun accordo”, spiega il portavoce del Cremlino, Dimitry Peskov. “Il quotidiano al Hayat ha pubblicato notizie – ha continuato – che non corrispondono al vero, la Russia si distingue dagli altri Paesi nel senso che non discute dell’autodeterminazione di Paesi terzi attraverso canali diplomatici né altri canali“.
Nicola Mattei