Roma, 30 mar – Alla fine era tutto qui: anni di battaglie gay e di psuedo-libertinismo per raggiungere un unico obbiettivo, avere un proprio spazio nella tv trash. Ebbene sì: la nuova edizione di Uomini e Donne che sarà sugli schermi a settembre prevederà anche un trono gay. Sull’onda del ddl Cirinnà, anche gli omosessuali potranno avere il loro posto nel cafonal televisivo italiano, per di più nelle trasmissioni pomeridiane tradizionalmente destinate al pubblico meno istruito e tendenzialmente più conservatore.
Ma ora c’è la quadratura del cerchio, perché le massaie potranno tifare per concorrenti maschi che corteggino altri maschi, o per l’equivalente femminile, così i “diritti” avranno fatto il loro vero passo avanti in questo Paese. “Ho in mente da tempo di voler fare il trono gay – ha dichiarato Maria De Filippi a Chi -. Non cerco lo scandalo, ma la normalità di un amore vissuto nella sua piena quotidianità. Anche a C’è posta per te abbiamo trattato storie con ragazzi dello stesso sesso che si amano e ho visto che il pubblico ha apprezzato la ‘normalità’ dell’argomento”. E così se ne va anche quell’aura di superiorità che certa parte del mondo omosessuale ha sempre mostrato nei confronti del popolino bigotto, sordo alle sue “rivendicazioni”.
Dopo aver visto ragazzi e ragazze mettersi in ridicolo nella trasmissione, dopo l’imbarazzante parentesi con gli anziani in libera uscita, ora arriva anche il momento gay. Tutto si tiene, nel salotto della De Filippi (che non a caso è, da sempre, quella che si suole definire una “icona gay”). Altro che Vespa, la vera “terza camera” della politica italiana è proprio la tv defilippi-centrica: Renzi va ad Amici, Salvini a C’è posta per te, la trasmissione la vedono quelli che votano a destra, ma da oggi anche un po’ quelli di sinistra. Tutto si mescola e tutto si appiattisce, tutto diventa un’indigesta pappa di showbiz e sentimentalismo, il linguaggio della politica, della società, dei rapporti umani si uniforma all’unico linguaggio dispensato dalla sacerdotessa androgina, ma l’importante è sempre che “l’amore trionfi”.
Adriano Scianca
1 commento
Dovrebbe far pensare ai quei destrosi che hanno acclamato tempo addietro, Silvio Berlusconi nuovo “Duce” illudendosi che fosse portatore dei nostri valori e ideali mentre nelle sue tv andava in onda il peggio della società libertaria. Dalle vallette scosciate (spesso esotiche e passate per il bunga-bunga di Arcore) alla sguiatezza di personaggi come Barbara D’Urso e Maria De Filippi, al “giornalismo d’inchiesta” sul mondo dei giovani, dove si assisteva allo spettacolino di drogati, pervetiti, froci, gente arrivista che si abbassava a leccare i piedi a Lele Mora.
Difficile stupirsi se poi la “Destra” ne è uscita ridicolizzata!
P.S.: Al TG4 che fu del cacciatore di minorenni Emilio Fede arriva il ricchione Cecchi Paone. Magari anche qui si è sentita l’influenza di Francesca Pascale sul Berlusca!