Roma, 16 mar – Ci mancava il “saluto nazista” di Anders Behring Breivik, il macellaio di Utoya. Lo stragista norvegese lo ha mostrato nel corso del processo da lui intentato allo Stato norvegese, accusato di “condizioni inumane di detenzione, al limite della tortura psicologica”. Per la strage del 22 luglio 2011, Breivik è stato condannato nel 2012 a 21 anni di reclusione, prolungabili nel caso che egli al termine della pena venga giudicato ancora pericoloso. Che quello mostrato da Breivik in aula fosse un “saluto nazista” lo hanno assicurato tutti i giornali. Repubblica, per eccesso di zelo, ha anche scritto che le 77 vittime degli attentati del 2011 furono uccise “in nome della sua dichiarata fede nazista”.
Peccato che nel delirante manifesto ideologico diffuso da Breivik dopo la strage si dica che la persona più odiata dallo stragista nella storia è… Adolf Hitler, di cui si dice addirittura che bisognerebbe tornare indietro nel tempo per ucciderlo. Si tratta di un testo di 1.500 pagine, intitolato 2083 – Una dichiarazione d’indipendenza europea, firmato “Andrew Berwick”. Il manifesto è paranoico e logorroico, ma dimostra una serie di letture notevoli. L’uomo – che su Facebook amava citare il filosofo liberale John Stuart Mill – cita per otto volte, sempre in modo estremamente elogiativo, Oriana Fallaci, mentre riprende espressamente il concetti di “Eurabia” (ovvero l’Europa islamizzata) proposto dalla scrittrice ebraica Gisele Littman con lo pseudonimo di Bat Ye’Or.
Nel Testo emerge anche un vero e proprio culto per lo Stato d’Israele e per le sue forze militari. “Cerchiamo di combattere insieme con Israele, con i nostri fratelli sionisti, contro tutti gli anti-sionisti, contro tutti i marxisti culturali/multiculturalisti”, dice. Per i fascismi europei, invece, ci sono parole di fuoco. Al Regime di Mussolini rimprovera di aver “sostenuto attivamente la diffusione dell’Islam nel Corno d’Africa” durante l’avventura coloniale. Per lui fascismo e islam sono la stessa cosa: “Il malconcepito termine ‘islamo-fascismo‘ è del tutto ridondante: l’Islam in sé è una sorta di fascismo”. Dei nazisti ricorda che “hanno preso la componente socialista del
la loro ideologia molto seriamente” e che “economicamente erano quindi a sinistra rispetto a molti dei partiti laburisti in Europa occidentale di oggi”. Inoltre essi “non erano conservatori”, pecca ai suoi occhi piuttosto grave. E il saluto, allora? Un po’ di confusione mentale, un po’ di provocazione mediatica.
Ultimo dettaglio: Breivik era massone. Sul suo profilo Facebook c’era una fotografia che lo rappresentava con tanto di grembiulino massonico come un membro di una loggia di San Giovann. Breivik fa parte della loggia Søilene, che pratica il cosiddetto rito svedese, che richiede ai membri la fede cristiana. Sarebbe questa la “dichiarata fede nazista” di Anders Behring Breivik.
Adriano Scianca
4 comments
Piace a molti giornalisti l’accoppiata vincente stragista-nazista. La follia di brevik sarebbe difficile da spiegare anche dai soloni della carta stampata. Un crociato del terzo millennio che ammira Israele e si sente fratello dei giudei difficilmente può esssere dichiarato nazional-socialista.
Ieri quando ho visto che la notizia girava come era previsto mi sono messo a ridere , mi sembrava una falsa mediatica , poi ho letto quest articolo che conferma questo video
https://m.youtube.com/watch?v=8OxfUTL7iyo
Bravi per aver spiegato in sintesi quello che il 99 % dei media internazionali ed anche russi fanno finta di non sapere
Però stragista non mi piace, lo allontana da quello che altri, in altre parti del mondo, fanno: io lo chiamerei terrorista. Terrorista emulo dello stato terrorista per eccellenza.
pero si deve decidere prima pugno chiuso ora la scena del saluto romano
http://www.independent.co.uk/news/world/europe/anders-breivik-starts-studying-at-the-university-of-oslo-8815109.html