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“Non toccate il sedere alle donne”: così la Svizzera “educa” gli immigrati

by La Redazione
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croppedimage701426-Schermata-2016-01-28-alle-12.19.20Berna, 29 gen – Lo spettro delle molestie di Colonia e delle altre città tedesche, o quello della quotidianità svedese dove le giornate passano tra una violenza e l’altra degli immigrati (richiedenti asilo) contro le donne autoctone, deve aver fatto drizzare le antenne agli svizzeri, che con spirito pragmatico hanno deciso di prendere in mano la situazione e di realizzare una campagna di prevenzione destinata ai rifugiati. La soluzione degli elvetici, più precisamente delle autorità del Canton Lucerna, è quella di realizzare degli opuscoli da distribuire ai rifugiati, dove in sostanza c’è scritto di “non toccare il culo alle donne”. Scusate la volgarità, ma rende l’idea. “Il contatto fisico tra due persone si verifica solo quando le persone si conoscono e sono entrambe consenzienti, la violenza sessuale è vietata”, spiega agli immigrati il foglio illustrativo, dove la foto del palpeggiamento ai danni di una signora è segnato con una grande “x”.

“Le donne e gli uomini possono muoversi liberamente nello spazio pubblico. Se qualcuno vuole essere lasciato in pace, dobbiamo rispettarlo”. Le succinte vignette, più di una ventina, elencano le regole fondamentali di un corretto stile di vita da tenere nella società elvetica. Un apporccio che testimonia ancora una volta la miopia dell’idea di trasformare orde afro asiatiche portatrici di una cultura ancestrale, formate al 90% da giovani maschi dagli istinti sessuali repressi, in una sorta di bravi cittadini mitteleuropei. Gli opuscoli per ora sono stati stampati in 4mila copie e distribuiti nei centri di accoglienza del Cantone. Cresce intanto la preoccupazione in vista di Carnevale, dove lo spettro dell'”effetto Colonia” è sempre presente. Non c’è da temere però, molte “Guggen” (bande musicali che suoneranno in occasione del carnevale) hanno annunciato che accoglieranno molte donne che si sentiranno in pericolo in quei giorni, aiutandole a non essere molestate. Come se tutto questo fosse normale. Come se tutto questo fosse accettabile. L’atteggiamento inutile e perverso di chi nella mente e nel cuore si è già fatto colonizzare.

Davide Di Stefano

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