Roma, 13 Gen – Le due piccole imbarcazioni da guerra della marina militare degli Usa, che ieri alle sedici e trenta, ora locale, avevano violato le acque territoriali iraniane nei pressi dell’isola Farsi, sono state fermate e sequestrate dalla marina militare dei Pasdaran iraniani, gli loro equipaggi, composti da una decina di militari armati, sono stati immediatamente arrestati e portati in un luogo sicuro in territorio iraniano, nell’isola di Farsi. Al momento dell’arresto la portaerei americana “Truman” e quella francese “Charles de Gaulle” erano vicine all’isola iraniana Farsi, dove è avvenuto lo sconfinamento dei militari americani.
Il Pentagono sostiene di aver perso per un breve periodo il contatto con le sue imbarcazioni militari nel Golfo Persico e di avere ricevuto assicurazioni da parte del ministro degli esteri della Repubblica Islamica dell’Iran, che le navi con i loro equipaggi saranno riconsegnati il prima possibile appena chiarita la natura dell’incidente. Il portavoce del Dipartimento alla difesa Usa, Peter Cook, sostiene che le due imbarcazioni stavano navigando tra il Kuwait e il Bahrain quando per “errore” hanno violato le acque territoriali iraniane forse costrette da un guasto tecnico.
Intanto negli Stati Uniti scoppia la polemica, il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Jeb Bush, commentando su Twitter la cattura di due navi Usa nel Golfo Persico ha dichiarato: ” La debole e umiliante politica di Obama sull’Iran viene di nuovo alla luce” e ha chiesto che gli equipaggi siano immediatamente liberati.
L’episodio va ad aggiungersi ad una già delicata partita a scacchi che si gioca nello stretto di Oman il bacino che apre il Golfo persico e che ad oggi risulta essere uno dei tratti di mare più frequentati dalle rotte petrolifere e commerciali del mondo, poche miglia nautiche che separano l’Iran dal Bahrein e dal Quatar. Poco tempo fa delle motovedette sempre dei Pasdaran avevano lanciato alcuni razzi non distante dalla formazione navale guidata dalla portaerei Truman impegnata nel Golfo.
Tuttavia alla luce dei nuovi rapporti tra Usa e Iran sembra che la questione dei due equipaggi si risolva in via diplomatica senza andare a intaccare il processo di distensione in atto che invece i falchi di Washington vorrebbero veder naufragare.
Alberto Palladino