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Un profugo: “Sono un perseguitato politico”. Ma era un pericoloso terrorista

by Roberto Derta
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Ben Nasr Mehdi terrorista

Ben Nasr Mehdi, il terrorista che ha provato a (ri)entrare in Italia spacciandosi per rifugiato

Lampedusa, 9 nov – Si faceva chiamare Mohamed Ben Sar, è arrivato a Lampedusa ad inizio ottobre su uno dei tanti barconi che quotidianamente prendono la via del Canale di Sicilia e chiedeva asilo millantando di essere un perseguitato politico nella sua terra di origine, la Tunisia. Una ricostruzione curiosa, visto che il paese nordafricano è forse l’unico esempio di primavera araba che ha più o meno seguito i desiderata occidentali. Ma tant’è, in tempi di accoglienza data a chiunque non si può stare troppo a sindacare sui particolari.

Peccato che Mohamed Ben Sar, in realtà, si chiama Ben Nasr Mehdi, è sì tunisino ma per nulla un perseguitato. A meno di non considerare tale un soggetto che si è fatto sette anni di carcere dopo essere stato fermato nel 2007. Contestatore del regime dell’allora premier Ben Ali? Macché: Ben Nasr Mehdi vene arrestato a Novellara, provincia di Reggio Emilia, fu recluso nelle nostre carceri per poi essere rispedito in patria una volta scontata la pena. All’epoca l’insospettabile muratore coordinava cellule jihadiste impegnate a Damasco, mentre più di recente svolgeva il suo ruolo come punto di riferimento per le reclute pronte a parte per Libia e Siria. Insomma, un terrorista fra i più ricercati.

L’identificazione è stata fatta grazie al confronto con le impronte digitali. Nel giro di pochi giorni, scoperto chi era veramente, Ben Nasr Mehdi è stato immediatamente arrestato e trasferito in Tunisia dov’è stato consegnato alle autorità locali.

Del caso si viene a sapere solo oggi in quanto la notizia è stata tenuta secretata per non destare allarmi. Non è la prima volta che un terrorista si confonde fra le decine di migliaia di clandestini che sbarcano sulle nostre cose. Si veda ad esempio il celebre caso del sedicente profugo sgambettato in Ungheria, che in patria era schierato con le milizie fondamentaliste di Al Nusra. Fortuna vuole che Ben Nasr Mehdi era già noto alla giustizia italiana, rendendo così estremamente facile la sua individuazione come soggetto pericoloso. Ma tutti gli altri?

Roberto Derta

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