Roma, 29 ott – Gad Lerner. Il blog Bastardo. Quando un’autodefinizione dice tutto. “La reazione nazionalista ha tratti insopportabili, una deriva da ‘e i Marò’ che certo interroga parecchio sulla capacità di indignazione del nostro Paese. Qui si spera che Rossi rivinca il Mondiale, almeno per far scomparire il complottismo antispagnolo che davvero merita di finire repentinamente nel dimenticatoio”. La penna è quella di Andrea Mollica, redattore di Giornalettismo, che viene ospitata sul sito del giornalista nativo di Beirut.
Il conduttore “infedele” non perde occasione per fare professione di anti-italianità. Nell’articolo in questione si fa moralizzatore, senza un preciso parere sulla vicende a due ruote, “personalmente non ho un’opinione sul caso”, per poi rifilare la stoccata finale ai due fucilieri di marina italiani, ingiustamente accusati di aver ucciso due pescatori indiani nel corso di una missione antipirateria.
La deriva, tanto cara a Mollica, sta nella faziosità dell’utilizzare il motomondiale come trampolino per colpire Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Se è pur vero che l’amor patrio è rimasto nei meandri cibernetici tra un tweet ed un mi piace su Facebook, la cupidigia dello sputo sul tricolore, a priori, è fede dei radical chic che maneggiano la realtà con guanti bianchi e il cuore borghese.
Lorenzo Cafarchio
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Gad Lerner è la conferma vivente della veridicità dei protocolli di sion