Parigi, 23 ott – “Il solo luogo in cui le donne sono ai vostri piedi”. Scegliendo questo slogan, probabilmente, l’AccorHotels Arena di Parigi, un gigantesco palazzo dello sport appena rinnovato, intendeva proporre una campagna “progressista”: il manifesto è infatti accompagnato dalla foto della tennista Victoria Azarenka in ginocchio dopo la vittoria dell’Open d’Australia del 2012.
La pubblicità è invero un po’ goffa, dato che nessuna grande competizione di tennis si è svolta in quella struttura né, a quanto si sa, ve ne sono in programma a breve. Ma il punto sollevato dalle polemiche presto scoppiate sui social non è questo, quanto il presunto carattere sessista della campagna.
Eppure il messaggio vorrebbe persino essere “moderno”: il solo modo per avere una donna ai propri piedi è vederla festeggiare per una vittoria. Tutti gli altri modi, par di capire, non sono ammessi. Niente da fare, lo spirito del tempo è poco indulgente con i giochi di parole sull’argomento, quale che sia l’intenzione di fondo.
Il vicesindaco di Parigi, Christophe Najdovski, titolare dei trasporti e dello spazio pubblico, ha stigmatizzato i manifesti. Alla fine il titolare cittadino di sport e turismo, Jean-François Martin, ha annunciato il ritiro dei manifesti e ha bollato la campagna come “deplorevole e sfortunata”.
Giorgio Nigra