Milano, 21 ott – È indagato per omicidio volontario il pensionato che ha ucciso un ladro entrato nella sua casa a Vaprio d’Adda, in provincia di Milano.
Francesco Sicignano, pensionato 65enne che vive insieme alla moglie al secondo piano palazzina (sotto vivono altri parenti), è stato svegliato da alcuni rumori provenienti dalla casa. In corridoio avrebbe incrociato un uomo con un oggetto in mano e avrebbe fatto fuoco con la sua pistola, una calibro 38 semiautomatica, legalmente detenuta. A cadere a terra è stato un 22enne, di nazionalità albanese e con a suo carico un’espulsione dall’Italia nel 2013, un anno dopo essere arrivato nel nostro Paese, introdottosi nell’appartamento insieme a due complici, subito fuggiti.
Inutile l’intervento dell’ambulanza che è stata chiamata intorno all’1.30 dallo stesso pensionato. La Procura di Milano in mattinata aveva ipotizzato un eccesso colposo di legittima difesa. Ma poi il reato è passato a omicidio volontario quando si è appreso che la vittima non era armata.
Quello tentato la scorsa sera sarebbe il quarto furto tentato in pochi mesi. Una situazione che aveva esasperato non poco i Sicignano.
Gli inquirenti ora stanno cercando di capire l’esatto svolgimento dei fatti. Il capofamiglia ha dichiarato di avergli sparato in casa, dopo aver incrociato il malvivente nel corridoio. Il corpo del ladro è stato però trovato sulla scala tra secondo e primo piano, dunque fuori dalla casa, dove, secondo le testimonianze dei Sicignano, l’avrebbero accompagnato i suoi complici.
Chiarire questo punto potrebbe essere determinante per determinare la situazione processuale dell’uomo. Distinzioni, queste, che tuttavia appaiono dei bizantinismi incomprensibili a un’opinione pubblica esasperata, che ha l’impressione che la legge dia più garanzie al ladro che alla vittima.
La pensa così anche la Lega Nord: “La Regione Lombardia si accollerà le spese di difesa del pensionato che, per legittima difesa, ha sparato al ladro romeno entrato in casa sua”, ha fatto sapere via Twitter il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Mentre il segretario della Lega, Matteo Salvini, su Facebook, ha espressa tutta la sua solidarietà al 65enne vittima del tentativo di furto: “Pazzesco che il pensionato sia indagato – ha scritto – giù le mani da chi si difende. Se si tratta di un ladro morto ‘sul lavoro’, non mi dispiace più di tanto: se l’è andata a cercare”.
Roberto Derta