Roma, 11 ago – Mentre gli immigrati vengono distribuiti a pioggia in tutta Italia, con le Regioni e le Prefetture scatenate alla ricerca di alloggi per la gioia (contabile) di cooperative sociali e associazioni caritatevoli, lo stillicidio di violenze sessuali da loro commesse non conosce freni né confini.
Tra gli ultimi episodi, forse il più grave è anche quello dai contorni meno definiti: una 24enne di Ferrara ha denunciato di aver subito uno stupro di gruppo da parte di quattro magrebini che avrebbero, a turno, abusato di lei in un parco di Modena nella notte tra venerdì e sabato scorso. Uscita ubriaca da una nota discoteca della zona, la ragazza sarebbe salita sull’auto condotta dai nordafricani, fino alla destinazione sede della violenza. Forse a causa dello stato della donna al momento del fatto, il suo racconto presenta alcune lacune e contraddizioni su cui gli inquirenti stanno lavorando. Quello che è certo è che l’auto e i quattro del branco esistono, dal momento che erano stati fermati del tutto casualmente dalla polizia stradale per un controllo e identificati, nonché sono state appurate alcune lesioni a carico della giovane.
A Catania, invece, è fin troppo reale l’arresto di Abdulayad Yahya, nigeriano di 22 anni senza permesso di soggiorno e senza fissa dimora, pregiudicato per furto in appartamento ed entrato illegalmente in Italia nel 2013. L’uomo è stato arrestato dalla polizia per tentata violenza sessuale, resistenza all’arresto e lesioni a pubblico ufficiale. Appostato nel parcheggio di un supermercato della zona di Nesima, in due distinte occasioni aveva tentato di usare violenza su due giovani donne. Colto in flagrante mentre con i pantaloni abbassati aggrediva una delle due donne, il delinquente nigeriano reagiva con violenza nei confronti di due poliziotti prima di essere definitivamente fermato.
A Marotta di Mondolfo, nelle Marche, un marocchino 24enne è stato arrestato nella notte tra domenica e lunedì per violenza sessuale, atti persecutori e stalking a danno di una 28enne italiana della vicina Senigallia: non arrendendosi alla fine di una relazione durata alcuni mesi, l’uomo la costringeva a ripetuti rapporti sessuali mediante minacce, ricatti e pestaggi, un inferno cui ponevano fine i carabinieri di Senigallia e la Procura di Ancona, coordinatrice delle indagini, che hanno appurato anche una condotta continuativamente persecutoria nei confronti della vittima, madre di una figlia.
L’ultimo di questa ennesima serie di episodi ormai endemici ha avuto un esito molto meno grave degli altri, ma non per questo è meno rappresentativo del clima di insicurezza che si va estendendo a tutta Italia. Una 37enne italiana passeggiava col proprio cane a Parco Lambro, Milano, quando un cingalese 21enne, incensurato e regolare, la aggrediva palpeggiandola. La reazione combinata del cane e della donna stessa, che hanno reagito con graffi e morsi, ha messo in fuga l’aggressore, subito dopo rintracciato da una volante della polizia con a bordo la stessa vittima e arrestato. Alla donna sono stati riscontrati tre giorni di prognosi per lo stato di shock.
Francesco Meneguzzo
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11 comments
Il 90% degli stupri commesso da italiani
Il rischio maggiore da familiari e conoscenti
Non sono immigrati ma italiani i responsabili della piaga della violenza sulle donne nel nostro Paese. Secondo le stime dell’Istat, non più del 10% degli stupri commessi in Italia è attribuibile a stranieri, contro un 69% di violenze domestiche commesso a opera di partner, mariti e fidanzati. Dati che fanno crollare d’un colpo il luogo comune che associa l’immigrazione a una diminuzione della sicurezza nelle città italiane.
Secondo l’Istat, che oggi ha aperto, nella sua sede centrale a Roma, il Global Forum sulle statistiche di genere, solo il 6% degli stupri in Italia è commesso da persone estranee alla vittima: “Se anche considerassimo che di questi autori estranei la metà sono immigrati – ha spiegato Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell’istituto di statistica – si arriverebbe al 3% degli stupri; se ci aggiungessimo il 50% dei conoscenti, al massimo si arriverebbe al 10% del totale degli stupri a opera di stranieri”.
Le forze politiche di sinistra denunciano una realtà “oscurata e alterata” dai media e “strumentalizzata dai partiti di minoranza”. “Una doccia fredda per il narcisismo nazionale”: così il portavoce dell’Idv, Leoluca Orlando, commenta la ricerca. Paola Balducci, responsabile giustizia del Sole che ride, ricorda “l’ostruzionismo della destra che alla Camera ha ritardato l’approvazione del disegno di legge contro le discriminazioni sessuali e la violenza sulle donne” e evidenzia la necessità di “un salto di qualità nelle politiche culturali e informative”. “I dati rafforzano le ragioni e lo spirito della manifestazione del 24 novembre” commenta la senatrice Prc Giovanna Capelli.
Il lavoro dell’Istat non si ferma qui. “Ora dovremo porre l’attenzione – osserva Luigi Biggeri, presidente dell’istituto – anche su altre tematiche come la discriminazione, terreno difficilissimo ma che ormai necessita di essere misurato in tutte le sue manifestazioni”.
Chiacchiere, le statistiche del “sentito dire” sono come la pelle delle palle, dove la tiri va.
Vedi invece i numeri crudi, riferiti ai REATI VERI.
http://www.istat.it/it/immigrati/prodotti-editoriali/criminalit%C3%A0
Il peso della componente straniera, ovvero delle persone di 18 anni e più nate all’estero, tra gli autori dei reati è andato aumentando a partire dagli anni Novanta, mentre prima di allora il fenomeno era trascurabile. Se nel 1990 gli stranieri erano pari al 2,5% degli imputati, nel 2009 gli stranieri rappresentano il 24% del totale degli imputati.
Guardando alle nazionalità degli stranieri che commettono reati, emerge che molte comunità non contribuiscono al fenomeno se non in misura del tutto trascurabile. Infatti, nel 2009 le prime 10 comunità rappresentano il 68,2% del totale degli imputati stranieri (erano il 71,8% nel 1992) e le prime tre nazionalità (Romania, Marocco e Albania) ne rappresentano il 38,1%(erano il 47,1% nel 1992). Gli stranieri rappresentano il 32,6% del totale dei condannati, il 36,7% dei detenuti presenti nelle carceri e il 45%o del totale degli entrati in carcere
http://www.istat.it/it/files/2012/12/I-Detenuti-nelle-carceri-Italiane-anno2011.pdf
il 5,9% dei carcerati stranieri è detenuto per reati di violenza sessuale. Essendo i maschi stranieri presenti in carcere, al 31 dicembre 2011, in numero di circa 23 mila, si tratta di circa 1360 persone detenute per reati sessuali, cioè circa lo 0,035% del totale degli stranieri presenti in Italia all’epoca.
Gli italiani presenti in carcere alla stessa data erano invece circa 41.100, di cui il 5,4% per reati sessuali, cioè circa 2200 persone detenute per reati sessuali, ossia lo 0.004% del totale della popolazione di cittadinanza italiana.
Il rapporto produce un incredibile 8,7: la probabilità che uno straniero sia uno stupratore è quasi nove volte maggiore rispetto a un Italiano.
(testo tratto da: http://www.ilprimatonazionale.it//cronaca/italiana-invalida-stuprata-marocchino-irregolare-23472/ )
Con i numeri caschi male, amico mio, difficilissimo che mi sbagli. I NUMERI, senza i numeri sono chiacchiere!!!
da anni il ministero dell’Interno non pubblica più i dati distinguendo fra crimini commessi da italiani e stranieri..ma altri esempi parlanoo più che chiaro ..ho una inquilina svedese a budapest il cui padre sintetizza così la situazione : ” ho dovuto far studiare mia figlia fuori dalla Svezia..il fallimento della demenziale ” multicultura ” è evidente : negli ultimi cinque anni stupri furti e rapine in crerscita esponenziale hanno stravolto una nazione un tempo civile e pacifica ..Dio maledica i buonisti che ci hanno ridotti a questo”…
Francesco sai che i tuoi numeri sono datati 2011? E meno male che non trattavasi di chiacchiere. E a darti torto ci ha pensato anche il camerata Gattini, sbugiardandoti giacchè, è proprio come dice lui: i numeri che tanto decanti, sono, semplicemente sbagliati, in quanto anche io ho appurato che i dati non vengono forniti più in maniera “modulare”. E poi, una domanda: dato che non l’ho trovata (ma di certo sarà errore mio!), mi potreste linkare l’articolo de “Il Primato Nazionale”, in cui si parla del “Marò” (o almeno tale sembra essere per grado, qualifica e “mansione”), italianissimo fino alla settima generazione, che ha stuprato brutalmente una quindicenne a Roma? Davvero mi sarebbe utile averlo tra le mani, dato che c’è bisogno di ricordare al mondo ed al nostro Paese che “i buonisti ci hanno ridotto a questo”.
http://www.ilprimatonazionale.it//cronaca/roma-sedicenne-stuprata-prati-manette-un-militare-26583/
Caro Colombo, io non capisco per quale motivo la gente come lei debba sempre rimediare figure di merda.
Ecco l’articolo che chiedeva, naturalmente pensando che Il Primato non ne avesse parlato.
E per quanto riguarda la pappardella di numeri che ha postato sotto. Ha scritto di tutto tranne la ripartizione dei reati per nazionalità dell’autore. Cosa che invece ha fatto Meneguzzo con i dati più recenti a disposizione.
Ritenti, sarà più fortunato.
Sei tu semplicemente a non capire o forse sono io ad esprimermi in maniera incomprensibile (sicuro deve essere così)… Ad esempio, mi riferisci dell’articolo (di cui tra l’altro ho chiesto, anticipando di “sapere di non sapere”, ma per te trattasi di “figura di merda”…e vabè, che abbiamo 8 anni) ed io l’ho anche letto l’articolo al tuo link; ecco. M’aspettavo onestamente una trattazione dell’argomento di volume e tenore quantomeno equivalente, ma, anche in questo caso, mi sbagliavo: l’argomentazione infatti, non è esaurita, a partire dal fatto che (tra le tante cose, il dato più “folkloristico”) da nessuna parte viene descritto il presunto stupratore, per quello che dovrebbe essere (un Marò, ripeto, per grado e incarico, posto le fonti se ho il permesso), indicandolo invece nella maniera più generica possibile appunto, come “un miitare”, ammorbidendo il “caso” e ripulendolo di ogni qualsivoglia possibilità di visione sistemica di quanto accaduto. Ci rendiamo conto che, probabilmente, è una linea politica quella che vi fa scrivere “neutri articoli di cronaca” quando a stuprare sono Italiani, e serie infinite di geniali interventi, come quest’articolo, il cui titolo è “bandiera” (cioè ma è normale intitolare un testo “Dalla Sicilia alla Lombardia: gli immigrati continuano a stuprare”?) , nonostante tutto, a sindacabilissimo parere del sottoscritto, l’unico filo rosso che emerge dalla totalità di questi interventi è la palese (ed apparentemente autistica) volontà di veicolare un messaggio davvero inaccettabile nonchè dal sapore sgradevolmente ancestrale, in quanto innestato su caratteristiche esistenziali, etniche, se non antropologiche: “gli stranieri vogliono le nostre donne”; se per voi ciò può essere annoverabile quale “elemento di civilità”, benvenuti nel neolitico.
p.s. i numeri, lo ripeto, sono del 2012 e riferiti all’annualità 2011. L’Istat non fornisce più dati disaggregati per italiani o stranieri, controlla pure, controlla anche nella scheda d’approfondimento (come sempre, se serve posso fornire il link)
Ecco i VERI (dato che a qualcuno sembra gradito lo scrivere in maiuscolo) dati Istat 2015 (se qualcuno mi da il permesso, posso postare il linlk) Fonte Istat:
La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia Ascolta con ReadSpeaker
La violenza contro le donne è fenomeno ampio e diffuso. 6 milioni 788 mila donne hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono 652 mila le donne che hanno subìto stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri.
Le donne straniere hanno subìto violenza fisica o sessuale in misura simile alle italiane nel corso della vita (31,3% e 31,5%). La violenza fisica è più frequente fra le straniere (25,7% contro 19,6%), mentre quella sessuale più tra le italiane (21,5% contro 16,2%). Le straniere sono molto più soggette a stupri e tentati stupri (7,7% contro 5,1%). Le donne moldave (37,3%), rumene (33,9%) e ucraine (33,2%) subiscono più violenze.
I partner attuali o ex commettono le violenze più gravi. Il 62,7% degli stupri è commesso da un partner attuale o precedente. Gli autori di molestie sessuali sono invece degli sconosciuti nella maggior parte dei casi (76,8%).
Il 10,6% delle donne ha subìto violenze sessuali prima dei 16 anni. Considerando il totale delle violenze subìte da donne con figli, aumenta la percentuale dei figli che hanno assistito ad episodi di violenza sulla propria madre (dal 60,3% del dato del 2006 al 65,2% rilevato nel 2014)
Le donne separate o divorziate hanno subìto violenze fisiche o sessuali in misura maggiore rispetto alle altre (51,4% contro 31,5%). Critica anche la situazione delle donne con problemi di salute o disabilità: ha subìto violenze fisiche o sessuali il 36% di chi è in cattive condizioni di salute e il 36,6% di chi ha limitazioni gravi. Il rischio di subire stupri o tentati stupri è doppio (10% contro il 4,7% delle donne senza problemi).
Emergono importanti segnali di miglioramento rispetto all’indagine precedente: negli ultimi 5 anni le violenze fisiche o sessuali sono passate dal 13,3% all’11,3%, rispetto ai 5 anni precedenti il 2006. Ciò è frutto di una maggiore informazione, del lavoro sul campo, ma soprattutto di una migliore capacità delle donne di prevenire e combattere il fenomeno e di un clima sociale di maggiore condanna della violenza.
È in calo sia la violenza fisica sia la sessuale, dai partner e ex partner (dal 5,1% al 4% la fisica, dal 2,8% al 2% la sessuale) come dai non partner (dal 9% al 7,7%). Il calo è particolarmente accentuato per le studentesse, che passano dal 17,1% all’11,9% nel caso di ex partner, dal 5,3% al 2,4% da partner attuale e dal 26,5% al 22% da non partner.
In forte calo anche la violenza psicologica dal partner attuale (dal 42,3% al 26,4%), soprattutto se non affiancata da violenza fisica e sessuale.
Alla maggiore capacità delle donne di uscire dalle relazioni violente o di prevenirle si affianca anche una maggiore consapevolezza. Più spesso considerano la violenza subìta un reato (dal 14,3% al 29,6% per la violenza da partner) e la denunciano di più alle forze dell’ordine (dal 6,7% all’11,8%). Più spesso ne parlano con qualcuno (dal 67,8% al 75,9%) e cercano aiuto presso i servizi specializzati, centri antiviolenza, sportelli (dal 2,4% al 4,9%). La stessa situazione si riscontra per le violenze da parte dei non partner.
Rispetto al 2006, le vittime sono più soddisfatte del lavoro delle forze dell’ordine. Per le violenze da partner o ex, le donne molto soddisfatte passano dal 9,9% al 28,5%.
Si segnalano però anche elementi negativi. Non si intacca lo zoccolo duro della violenza, gli stupri e i tentati stupri (1,2% sia per il 2006 sia per il 2014). Le violenze sono più gravi: aumentano quelle che hanno causato ferite (dal 26,3% al 40,2% da partner) e il numero di donne che hanno temuto per la propria vita (dal 18,8% del 2006 al 34,5% del 2014). Anche le violenze da parte dei non partner sono più gravi.
3 milioni 466 mila donne hanno subìto stalking nel corso della vita, il 16,1% delle donne. Di queste, 1 milione 524 mila l’ha subìto dall’ex partner, 2 milioni 229 mila da persone diverse dall’ex partner.
Ma il genio che ha scritto il poema di 3 pagine non ha tenuto conto nei suoi dati del rapporto numerico tra i cittadini italiani e gli immigrati. Spero che qualche senegalese gli faccia la festa da dietro.
“Il 62,7% degli stupri è commesso da un partner attuale o precedente” (cit.)
non solo non tiene conto della percentuale tra popolazione italiana e popolazione straniera… non ha capito o fa finta… allora spiegando meglio: stupri (non violenza in genere) commessi da stranieri in percentuale alla popolazione straniera… poi percentuale in rapporto alla popolazione italiana.
Soprattutto, non capisce che, essendo provato che spesso si tratta di nullafacenti che vagano, l’Italia ne ha abbastanza dei propri delinquenti, non ha necessità di importarne.
O è un buonista con interessi ?
Riferito al “genio che ha scritto il poema di 3 pagine” indicato da Claudio.
Non solo non tiene conto della percentuale tra popolazione italiana e popolazione straniera… non ha capito o fa finta… allora spiegando meglio: stupri (non violenza in genere) commessi da stranieri in percentuale alla popolazione straniera… poi percentuale in rapporto alla popolazione italiana.
Soprattutto, non capisce che, essendo provato che spesso si tratta di nullafacenti che vagano, l’Italia ne ha abbastanza dei propri delinquenti, non ha necessità di importarne.
O è un buonista con interessi ?