Roma, 29 apr – Durante il consiglio comunale di La Spezia è esploso il caos a seguito della discussione su una mozione urgente del centrosinistra che chiedeva di impedire la manifestazione di CasaPound prevista per il 17 maggio.
La Spezia, aula in tilt sulla mozione contro CasaPound
La maggioranza di centrodestra ha respinto l’urgenza, ritenendo che la decisione spettasse a prefettura e questura. L’opposizione ha abbandonato l’aula in segno di protesta, accusando la maggioranza di disinteresse verso valori antifascisti. Ne è scaturito un parapiglia con scontri verbali e fisici, culminato nell’aggressione del consigliere Oscar Teja, che ha ricevuto solidarietà da parte della sua coalizione, mentre la tensione politica è rimasta altissima. Le pressioni sul Prefetto e sul Questore da parte dei gruppi antifascisti si sono fatte sempre più insistenti, con richieste di vietare l’iniziativa di CasaPound definita, senza alcuna argomentazione reale, come un “raduno fascista”, quindi da vietare a prescindere. Un copione già visto, che si ripete ogni volta che qualcuno osa mettere in discussione il pensiero unico dominante, ma soprattutto quando qualcuno crede che esistano città intoccabili e inviolabili. Nicola Scanu, responsabile cittadino del movimento, ha ribadito l’impegno di CasaPound a condurre una manifestazione pacifica, sottolineando la volontà di rispettare le leggi ma soprattutto di rispettare la volontà di scendere in piazza.
Si alza la tensione in città in vista del 17 maggio
In risposta all’annunciata manifestazione numerose realtà antifasciste hanno organizzato mobilitazioni di protesta. L’ANPI provinciale, insieme a sindacati, associazioni, partiti di centrosinistra e movimenti civici, ha promosso una manifestazione antifascista per riaffermare – udite udite! – i valori della Resistenza e della Costituzione. Alla mobilitazione aderiscono anche collettivi studenteschi, reti sociali e forze politiche locali, con l’obiettivo nemmeno troppo velato di alzare la tensione come già successo qualche mese fa a Bologna. In ogni caso, come abbiamo ribadito spesso, non è la sinistra a stabilire dove e come possano esprimersi i cittadini, né tanto meno a decidere quali ragioni siano degne di essere ascoltate. La manifestazione del 17 maggio a La Spezia non è un atto di provocazione, ma un invito ad emanciparsi come Europa dall’invasione migratoria.
Vincenzo Monti