Anche in Italia negli ultimi tempi si sente sempre più spesso parlare di trucco permanente o semipermanente, noto anche come dermopigmentazione o con il termine inglese permanent make up (PMU). La tecnica è ormai molto nota: il trucco permanente consiste infatti nell’applicazione di pigmenti sotto la superficie della pelle tramite il tatuaggio.
In questo modo è possibile andare a migliorare e risolvere tutti i vari inestetismi del viso e del corpo, coprire cicatrici e tanto altro ancora. Il trucco permanente, eseguito quasi sempre in due sedute (distanziate tra loro all’incirca da un mese o poco più), permette quindi di migliorare la propria immagine ed esaltare alcune aree del viso, come labbra e sopracciglia.
Si tratta senza dubbio di un trattamento estetico molto importante che può davvero cambiare la vita delle persone: tornare a piacersi e non vedere più anomalie sul proprio viso è fondamentale anche per la propria autostima, per le relazioni sociali e tanto altro ancora.
Trucco permanente, chi può farlo in Italia: cosa serve
Come accennato anche in Italia la tecnica del trucco permanente ha ormai preso largamente piede. Tra le più gettonate c’è sicuramente il microblading, ovvero una forma di trucco semipermanente che introduce pigmenti nella pelle tramite dei micro aghi.
Dato che si tratta di una procedura sempre più in voga, ma che appunto richiede una particolare strumentazione, ci si chiede spesso se per eseguirla ci sia bisogno di determinate qualifiche. Negli ultimi anni sono aumentati molto i corsi che dovrebbero abilitare allo svolgimento della dermopigmentazione, spesso accreditati anche dalle regioni. Ma cosa dice davvero la legge su questo aspetto?
Per effettuare la dermopigmentazione, ovvero il trucco permanente, senza alcun problema è necessario solo dimostrare di possedere il titolo di estetista. Per farla breve, tutti coloro che esercitano regolarmente questa professione hanno già tutte le carte in regola per eseguire questo particolare trattamento. Ovviamente c’è bisogno anche di una licenza di estetica con nulla osta sanitario, ma è un aspetto che ogni centro estetico che si rispetti sa di dover possedere.
Parlano chiaro, in tal senso, la legge n.1 del 4 gennaio 1990, il Decreto Interministeriale 206 del 15 ottobre 2015 e anche la Nota prot. n. 18706 del Ministero dello Sviluppo Economico del 20 gennaio 2017.
Chi può fare il corso di trucco permanente?
A differenza della professione che in base agli articoli citati e Regioni è vincolata norme, al contrario i corsi di trucco permanente di Maison Academy sono aperti a tutti, anche a quelli che in un futuro faranno l’abilitazione a norma di legge.
Trucco permanente e i rischi per la salute: le norme da rispettare
Ma il trucco permanente può essere rischioso per la salute? Non si possono completamente escludere reazioni avverse, anche se non sono molto frequenti: tanto per fare un esempio i pigmenti introdotti sotto pelle possono provocare allergie o reazioni tossiche.
In più, come già accennato, è necessario che tutti gli strumenti utilizzati siano adeguatamente sterilizzati per non correre il rischio di trasmettere infezioni anche gravi. Per effettuare la dermopigmentazione con la massima sicurezza è quindi opportuno rispettare nel dettaglio tutte le norme igieniche che riguardano i servizi nazionali di salute pubblica.
Ecco perché è davvero molto importante rivolgersi solo agli estetisti per effettuare il trucco permanente: questi professionisti, infatti, sapranno tutelare al meglio i clienti e garantire un ottimo risultato su corpo e viso.