La calvizie è una condizione patologica che purtroppo colpisce moltissimi uomini e donne, in maggior percentuale i primi rispetto alle seconde: i capelli tendono a cadere copiosamente in diverse aree del capo, negli uomini questo è evidente nella zona frontale, nelle donne invece la perdita può essere evidenziata anche in quella laterale e retrostante.
Crea un disagio non indifferente al livello sociale, considerando comunque un impatto fortemente negativo anche sulla propria autostima. Una chioma più o meno folta può nettamente cambiare tutto l’aspetto generale di una persona, ma ad oggi abbiamo diverse possibilità per ovviare alla problematica.
Non solo il più famoso trapianto di capelli, già presente in territorio nazionale e internazionale da oltre un ventennio, ma anche le più nuove tecniche d’avanguardia tra cui l’uso di una patch cutanea e la tricopigmentazione. Quest’ultima sembra ad oggi la maggiormente richiesta poiché riesce sin da subito a generare effetto infoltimento e densità sul cuoio, rendendo soddisfatti sia uomini che donne.
Ma cos’è? Come funziona? Scopriamo cos’è la tricopigmentazione e perché potrebbe essere la soluzione definitiva al tuo problema
Che cos’è la tricopigmentazione: tecnica, costi e i migliori risultati
Come detto, ad oggi la tricopigmentazione è tra i servizi di ‘trapianto non chirurgico’ e di Pinkink più richiesti e specialmente negli ultimi tre anni la comparsa della figura professionale del tricopigmentista ha avuto un incremento non indifferente. Rientra tra i trattamenti di dermopigmentazione volti a infoltire chioma e attaccatura della stessa senza intervenire chirurgicamente.
Alla base troviamo un lavoro meticoloso eseguito esclusivamente a mano in cui si replicano i capelli in crescita dall’effetto rasato. Questa tecnica torna molto utile in chi porta i capelli cortissimi, concedendo sin dalla prima seduta un effetto di riempimento molto gradevole. Abbiamo anche l’effetto densità, quello richiesto maggiormente dalle donne per coprire tutte le zone colpite da alopecia.
Lo strumento che viene usato dal tricopigmentista è simile a quello usato dai tatuatori nonostante l’ago sia molto diverso e più sottile: un anello contenitore contiene l’inchiostro adibito all’iniezione sul cuoio capelluto che verrà immesso manualmente. Ma come viene strutturato il lavoro e quanto costa?
Tricopigmentazione: quanto costa e come viene eseguito il lavoro
Il tricopigmentista eseguirà dapprima un’analisi approfondita del cuoio capelluto, del suo stato di salute e soprattutto sulle eventuali zone da trattare. Potrebbe essere utile intervenire su tutto il capo oppure solo su alcune aree per l’effetto riempimento o densità. Una volta deciso il lavoro, parte la prima seduta in cui solitamente si realizzano dei micro impianti di capelli tramite inchiostro composto da materiale vegetale organico e anallergico.
Successivamente saranno le seconde sedute quelle a definire il tutto, realizzando piccoli innesti di capelli più o meno ravvicinati in base al tipo di densità e infoltimento richiesto. L’inchiostro è a lento rilascio, pertanto le sedute dovranno ripetersi all’incirca ogni 2/3 anni. Per quanto riguarda i costi, solitamente si va a zone, con prezzi variabili tra i 600 arrivando oltre i 2000 per una tricopigmentazione totale.