Roma, 24 mar – Troppa Germania nel primo tempo, sussulto d’orgoglio azzurro (almeno quello) nella ripresa. A Dortmund i padroni di casa si fanno recuperare il triplo vantaggio ma, forti del successo di San Siro, vanno avanti. 3-3 il finale. I quarti di Nations League hanno messo a nudo – ancora una volta – tutti i difetti della selezione allenata da Luciano Spalletti.
Quarantacinque minuti da incubo
Qualche cambio rispetto all’undici iniziale dell’andata. In porta l’inamovibile Donnarumma, mentre dietro Bastoni è l’unico superstite della gara di giovedì sera: Buongiorno e Gatti completano il reparto. Di Lorenzo infatti avanza a destra sulla linea dei cinque di centrocampo, con Udogie largo a sinistra. Il giovane Ricci in cabina di regia, Barella e Tonali nel ruolo di mezzali. Davanti Maldini affianca Kean.
La Germania impone il proprio ritmo fin dai primi secondi di gioco: al secondo minuto le maglie bianche hanno già calciato verso la nostra porta per ben due volte. Il piano azzurro (far sfogare i teutonici per colpire in ripartenza) dura mezz’ora: Buongiorno travolge Kleindiest in area, rigore solare che Kimmich non sbaglia. Sei giri di lancette e lo stesso capitano tedesco, mentre gli azzurri stanno discutendo, batte velocemente un calcio d’angolo. Con Donnarumma fuori dai pali impegnato nell’amatoriale dibattito, per Musiala è un gioco da ragazzi raddoppiare, solo soletto, a porta totalmente sguarnita. Nemmeno l’inaccettabile ingenuità sveglia la Nazionale dal diffuso torpore e allo scadere Kleindiest bissa – ancora di testa – la rete del Meazza. Si va al riposo sul 3-0.
Nations League: l’Italia gioca solo un tempo
Nella ripresa dentro Politano e Frattesi per Gatti e Maldini. Al 49’ Kean sfrutta al meglio un regalo di Sané, un gol per indorare l’amara pillola. La Germania abbassa i giri del motore ma l’Italia – che nel frattempo ha sostituito Tonali con Raspadori – non riesce a creare pericoli. Almeno fino al minuto 69: ancora Kean riceve il pallone nei sedici metri e trova lo spazio per pungere Baumann.
A un quarto d’ora dal termine manca – molto probabilmente – un rigore agli azzurri: ma, come sappiamo, la fortuna aiuta solo gli audaci. E ieri sera, come abbiamo visto, ci abbiamo messo del nostro per complicarci la vita. Nell’assalto finale dentro Zaccagni e Lucca. Ad ogni modo l’occasione dagli undici metri arriva. Troppo tardi però: una mano tedesca al quarto di recupero manda Raspadori sul dischetto.
Appuntamento a giugno con le qualificazioni mondiali
Approccio inammissibile, un gol subito da torneo dei bar, errori che si ripetono (leggere alla voce calci da fermo) e sprazzi di carattere che non possono coprire limiti tecnici e fisici. Per Luciano Spalletti insomma ci sarà da lavorare, a questo punto soprattutto sulla testa dei suoi uomini.
Archiviata la Nations League, appuntamento a giugno con le qualificazioni mondiali. In virtù del risultato di Dortmund l’Italia finisce nel gruppo I: le nostre avversarie saranno Norvegia, Israele, Estonia e Moldova.
Marco Battistini