Roma, 16 mar – “E nel contempo, io voglio fare l’Europa”. Sono le ultime parole della prefazione a Ginevra o Mosca di Pierre Drieu La Rochelle, ove poco prima cita Marco Aurelio promettendo a sé stesso di scriverne una biografia. Un atto dovuto, ma non all’imperatore, bensì alla sua capacità di discernere il futuro prossimo gettando un occhio sul passato.
L’Europa secondo Drieu La Rochelle
Definirlo profetico sarebbe, probabilmente, poco aderente al realismo di Drieu. Torniamo alla frase che ha aperto questo articolo e soffermiamoci a “nel contempo”. Nell’Europa del tempo, dunque della fine degli anni ’20, per Drieu era necessario compiere una scelta che avrebbe comunque condotto alla decadenza. Certe forze, ovvero quelle del capitalismo e del comunismo, già lavoravano insieme per produrre – nessun verbo è più azzeccato – una “civiltà” astratta, onanista e scientifica che oggi la fa da padrona. Al giorno d’oggi, è diventato necessario cambiare la natura grammaticale delle congiunzioni dei titoli proposti: da “Ginevra o Mosca”, avversativa, a “Wall Street e Mosca”, dunque l’unione – mai realmente celata soprattutto dopo Yalta – che si sta rinforzando oggigiorno. Manca però, come lo ha definito Marinetti nel 1924, il “misuratore della Francia”, ma sarebbe meglio misurare direttamente l’Europa e trarne le tragiche conclusioni. Definirla eunuca è un eufemismo. Eppure, neanche il più grande atto dell’Europa d’inchiostro avvenuto esattamente ottant’anni fa è riuscito nel suo intento. Con Drieu è morta l’Europa, sebbene Céline ne avesse già teorizzato la fine a Stalingrado.
L’abbraccio mortale di Wall Street e Mosca
Oggi, con azioni ormai sotto gli occhi di tutti, da Wall Street a Mosca – con la tomba di Majakovskij in piena ribellione – si sta brindando con i piedi insozzati sullo zerbino europeo. Se le patrie sono definitivamente cadute, l’unica che avrebbe dovuto reggersi salda era l’Europa. Tuttavia, l’opera di Marx – scrive Drieu – ha composto le virtù dell’economia inglese, del socialismo francese e della metafisica tedesca, soprattutto coniugando il lavoro del dioscuro Engels. Poi, com’è risaputo, avvenne il lavaggio del carattere. Niente più Europa, niente più possibilità di poter utilizzare una congiunzione avversativa. Non si misura più alla maniera di Drieu, poiché il debito è debito, è l’odierno asse fondante degli stati europei. Ottant’anni dopo, si sogna ancora un’alba che non si vedrà. È troppo buio con tutte quelle stelle in cerchio sullo sfondo blu.
Marco Spada