Roma, 30 nov – Arriva una tanto clamorosa, quanto inquietante notizia dalla Francia. Apprendiamo infatti con sconcerto che – proprio in queste ore – Crédit Agricole ha chiuso tutti i conti correnti intestati all’Institut Iliade.
La nota dell’Istituto per la lunga memoria europea
Lo rende noto lo stesso ‘Istituto per la lunga memoria europea‘ in una lettera pubblicata dal tesoriere Gérard Santré. “Un regalo avvelenato per la fine dell’anno” attacca l’istituzione culturale identitaria. Il responsabile si dice “indignato e veramente preoccupato” in quanto ha appreso “la prossima chiusura, senza preavviso, di tutti i nostri conti bancari tramite una comunicazione ufficiale di Crédit Agricole. Da Martin Sellner in Austria a Nigel Farage, passando per il coraggioso collettivo femminile Némésis, il sistema non esita ad attaccare i dissidenti, tra cui figura il nostro caro istituto”. Non fatichiamo a credere all’amaro stupore di Santré che ha “dovuto rileggere più volte questa lettera per essere sicuro di aver capito bene ciò che non è altro che una decisione discriminatoria presa in modo totalmente unilaterale e arbitrario“. Un qualcosa di non motivato e – vale la pena precisarlo – senza possibilità di ricorso.
Ma quale sarebbe la ragione? “Non c’è alcun dubbio, si tratta di una decisione politica” mette le cose in chiaro l’Institut Iliade, una realtà che “disturba semplicemente il potere in carica con il suo lavoro instancabile a difesa della civiltà francese ed europea. Con questa decisione ingiusta, il Crédit Agricole ha scelto il suo campo e non è certo una scelta onorevole”. La situazione, già grave di per sé, dovrà fare oltretutto i conto con “costi aggiuntivi imprevisti”. Senza alcuna sovvenzione, nonostante “l’evidente impegno per l’interesse collettivo”, la “gestione delle spese e delle diverse operazioni bancarie aumenterà in misura superiore al 25%”. In maniera del tutto improvvisa.
Oltre il danno la beffa
Come se non bastasse il danno dei conti correnti congelati, l’Institut Iliade dovrà farsi carico anche di tanti problemi burocratici e amministrativi. Continua la nota: “Le migliaia di donatori dovranno registrare di nuovo il nuovo le coordinate bancarie o ripristinare i pagamenti automatici: la perdita secca sarà terribile poiché il tasso di rinnovo non arriva mai al 100% in circostanze del genere. Il mese prossimo dobbiamo garantire gli stipendi, l’affitto, le spese di viaggio per il nostro personale culturale o le importanti spese didattiche. Riusciremo a farlo? Dobbiamo ristampare tutti i nostri documenti di presentazione che menzionano le nostre coordinate, il che comporta una spesa aggiuntiva e imprevista di quasi 3.000 euro”.
E non è finita qui, perché: “anche i costi legali aumenteranno, dato che l’Institut Iliade risponde sistematicamente agli attacchi”. La promessa infatti è quella di “non abbassare mai lo sguardo“. Né, tantomeno, di inginocchiarsi. Sempre con le parole del tesoriere: “Dobbiamo nuovamente incaricare il nostro avvocato, questa volta per impugnare la decisione del Crédit Agricole per conoscere le motivazioni di tale decisione. L’onore ce lo impone. Lo sapete, la discriminazione politica è totalmente vietata in Francia“.
Una donazione all’Institut Iliade: come contribuire
Ovviamente l’azione, sana e positiva, dell’Institut Iliade continuerà. Il lavoro di costruzione e trasmissione, nonché la formazione, le ricerche del polo studi e tutta l’attività editoriale andrà avanti. Tra tutto questo fango la ‘buona’ notizia è che si può contribuire alla causa anche dall’Italia. Come? Con un semplice bonifico all’iban FR47-1144-9000-0101-3903-1001-B36 (codice Bic: BDEIFRPPXXX) intestato all’Institut Iliade pour la longue memoire europeenne di Parigi. Io ho quel che ho donato, diceva un certo Gabriele D’Annunzio. Qui c’è in gioco anche il nostro futuro.