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Giovani, volere è potere: l’istantanea del campionato cadetto

by Marco Battistini
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Roma, 21 set – Volere è potere, o almeno così dicono. Ebbene, vi ricordate quando un anno e spiccioli fa vi spiegavano come il campionato di Serie B sarebbe diventato più verde ed azzurro, ovvero più giovane ed italiano? Ecco, numeri alla mano pare proprio che le idee fatte scendere in campo dalla Lega di categoria stiano dando i frutti sperati. Ma andiamo con ordine.

Un percorso (finora) virtuoso

Come spiega la Gazzetta dello Sport, per la stagione corrente si tratta, in soldoni, di contributi – provenienti dalla mutualità e dai diritti tv – riservati a chi darà un sostanzioso minutaggio ai nostri connazionali under 21. Il percorso, nelle intenzioni, è davvero virtuoso. Si concede il dovuto spazio ai ragazzi azzurrabili in un campionato difficile come quello cadetto nella speranza di avere, nel giro di pochi anni, un riscontro positivo in termini di convocabilità. Ossia una base più larga di giocatori pronti per la nazionale maggiore.

I dati al termine della quinta giornata (la sesta è iniziata ieri sera con l’anticipo Catanzaro-Cremonese) sono confortanti: i tre quarti delle presenze totali infatti sono coperte da calciatori italiani, i quali hanno percentualmente aumentato il minutaggio rispetto allo scorso anno. Bene in tal senso Carrarese, Cittadella, Juve Stabia, Mantova Modena e Sudtirol – per ognuna gli stranieri si contano al massimo sulle dita di una mano. Ad ogni modo solamente la Salernitana ha in rosa allogeni in misura superiore al 50%. Una crescita che comunque comprende anche la fascia d’età – per così dire – incentivata. A livello istituzionale, insomma, volere è (ancora) potere.

Volere è potere: gli azzurrini cadetti

Nella recente pausa azzurra sono stati ben quattordici gli atleti cadetti convocati dalle nostre selezioni giovanili. Più della metà sono finiti nell’Under 21: qui ad esempio si è messo in mostra l’avanti spezzino Francesco Pio Esposito. Il classe 2005 ha segnato quattro reti alla modesta (va detto) rappresentativa sammarinese, eguagliando però il precedente primato di Gilardino. Anche Sebastiano Desplanches (2003) – estremo difensore del Palermo – ha risposto presente, in particolar modo nella gara contro la Norvegia.

Dalle promesse di Nunziata a quelle di Corradi ci permettiamo di segnalare Pietro Candelari. Vent’anni da compiere, è un centrocampista offensivo dal talento cristallino e, come il suddetto fratello d’arte, milita nello Spezia. Ha esordito in Serie B esattamente un anno fa sotto la gestione Alvini.

Le altre promesse della Serie B

Ha invece un paio di anni in più Nicolò Bertola, professione difensore centrale. Attento e potente, in questo avvio di stagione sta trovando – sempre nei bianconeri liguri – una certa continuità. Piccolo particolare: a giugno andrà in scadenza, ne sentiremo parlare in ottica calciomercato. Un interessante profilo polivalente è quello del terzino Tommaso Barbieri, 2002 in forza alla Cremonese. Può giocare su entrambe le fasce e all’occorrenza viene schierato anche qualche metro più avanti. Nelle file grigiorosse cerca la definitiva consacrazione Marco Nasti – classe 2003 – punta centrale alla terza annata in categoria.

Abbiamo accennato (anche) al Mantova. Bene, se i virgiliani corrono, devono ringraziare i giovanissimi esterni. Uno destro, l’altro mancino, entrambi tecnicamente interessanti. Antonio Fiori e Davide Bragantini hanno appena ventuno anni ma stanno mettendo in mostra tutte le loro qualità. Il primo cerca l’uno contro uno e attacca la profondità, il secondo – forte e rapido – si esprime meglio nello stretto. Intanto una sessantina di chilometri più a sud il Napoli (proprietario del cartellino) segue il loro coetaneo Antonio Vergara. Il centrocampista offensivo in forza alla Reggiana ha superato al meglio la rottura del legamento crociato – stop di sette mesi – iniziando il 2024/25 decisamente con il piglio giusto. Carattere e geometrie contraddistinguono invece Lorenzo Amatucci, mediano ventenne della Salernitana.

Certezze e scommesse

A proposito dei 2004, eccoci a Tommaso Berti, secondo l’Associazione Italiana Calciatori il migliore di tutta la categoria nel mese di agosto. Punto fermo della neopromossa Cesena, ama giocare tra le linee. È l’ennesimo prodotto del florido vivaio romagnolo. Strutturatosi fisicamente nell’ultimo biennio, il numero quattordici sta completando il repertorio personale: sacrificio in fase di non possesso, visione di gioco, ultimo passaggio, inserimento da dietro. Sulle sue tracce ci sarebbe già il Milan.

Chiudiamo con una scommessa. Uscito con ottime prospettive dal settore giovanile della Roma, Riccardo Ciervo (2002) sembra essersi perso per strada nella solita girandola dei prestiti. Estro e gamba, dribbling secco e facilità di corsa: al Cosenza può crescere, le qualità per diventare protagonista anche in Serie A ci sono tutte.

Marco Battistini

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