Roma, 26 apr – Ormai le tensioni tra Brigata ebraica e il resto dei manifestanti è uno degli appuntamenti fissi di ogni corteo del 25 aprile. Quest’anno l’annuale scontro si è colorato di sfumature non solo politiche, ma anche – se così si possono definire – etniche. Infatti, a Milano sono stati un gruppetto di cosiddetti maranza a scontrarsi con la parte di corteo della comunità ebraica.
Le discordie del 25 aprile
“Il 25 aprile è divisivo solo se sei fascista”, recita così uno degli slogan che accompagnano la retorica resistenziale. Ma a guardare le divisioni e le antipatie nelle manifestazioni di piazza di ieri verrebbe fuori che sono solo i fascisti a festeggiare il 25 aprile. Ed evidentemente i nipotini dei partigiani ci credono davvero, visto che si urlano addosso l’un l’altro “fascisti” per qualsiasi minuzia. Tra le più gettonate c’è ovviamente baruffa tra filo-palestinesi e filo-israeliani, con la Brigata ebraica a fare da innesco. Ma non solo, c’è anche chi litiga su Nato e Ucraina. Ad esempio a Torino, c’è chi protesta con un cartellone che recita “Nato ospite indesiderato” e chi gli risponde con un improbabile “Fuori Putin dal corteo”. O ancora, a Roma i fastidi sono addirittura con la stampa, con un esponente della comunità ebraica che se la prende poco bonariamente con gli organi dell’informazione, mentre intorno a lui si alza il coro “Giornalista terrorista”.
I tafferugli tra maranza e Brigata ebraica
A vincere su tutti è però quanto successo a Milano, dove dalle risse verbali si è passati alle vie di fatto. Come da tradizione, l’oggetto del contendere non poteva che essere la presenza della Brigata ebraica. Un po’ più sorprendente è che una della due parti in causa siano stati alcuni maranza. Secondo quanto riporta l’Ansa si tratterebbe di un gruppetto di nove nordafricani – ora denunciati per istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa – che stazionava in un fast food nelle vicinanze della manifestazione e che non avrebbe niente a che vedere con il resto del corteo. Tra questi, un egiziano di 19 anni sarebbe stato arrestato per aver colpito con un bastone un addetto alla sicurezza della Brigata ebraica. Insomma, gli effetti dell’immigrazione e della grande sostituzione risplendono anche al sole del 25 aprile.
Michele Iozzino