Roma, 22 dic – Nella giornata di ieri è arrivato il tanto atteso voto del Parlamento sulla ratifica del Mes: nessun ribaltone e bocciatura da parte della Camera dei Deputati con 184 voti contrai, 72 a favore, e 44 astenuti.
Il voto del Parlamento
Il passo indietro sul no al nuovo Patto di Stabilità poteva fare pensare a un qualche cedimento anche sul Mes. Così non è stato. La Camera ha ribadito quanto ci si poteva aspettare alla vigilia, con Fratelli d’Italia e Lega che hanno votato compattamente contro la ratifica mentre Forza Italia si è astenuta come annunciato. Ai voti contrari di Fratelli d’Italia e Lega si sono aggiunti quelli del Movimento 5 Stelle. Ad astenersi invece, oltre a Forza Italia, sono stati Noi Moderati e Alleanza Verdi Sinistra. Il fronte del sì è stato composto da Partito Democratico, Italia Viva, e Azione. Insomma, un voto trasversale che ha rimescolato i posizionamenti di maggioranza e opposizione. Se il voto disallineato di Forza Italia non sembra aver provocato grandi spaccature nel Governo, in fondo gli azzurri all’Europarlamento fanno parte dello partito di Ursula von der Leyen, nelle opposizioni sono già partite le recriminazioni. Ad esempio il leader di Azione Calenda parlando delle critiche al Governo da parte della sinistra mette in mezzo anche i pentastellati: “Mi pare invece che si soprassieda elegantemente sul M5S che dopo averlo approvato in Ue, ha votato contro”; concludendo che: “Ieri sono entrati in agonia il ‘Campo Largo’ e il ‘Campo Meloni’ per le stesse identiche ragioni”.
Mes solo rimandato?
Il rischio che il Mes si trasformasse in una sorta di trappola per l’Italia, la quale – a dispetto di una certa retorica tendente all’autoflagellazione – gode di un sistema bancario tra i più solidi in Europa, è cosa nota. Ma è presto per cantare vittoria, con la riforma del Mes che potrebbe essere solo rimandata. Un segnale non incoraggiante sono le parole del ministro Giorgetti: “Il ministro dell’Economia e delle Finanze avrebbe interesse che il Mes fosse approvato per motivazioni di tipo economico-finanziarie. Ma per come si è sviluppato il dibattito negli ultimi giorni mi è sembrato evidente che non fosse aria per un’approvazione, per motivazioni non soltanto economiche”. Affermazione che stonano anche per il fatto proprio la Lega sia stata uno dei principali artefici della bocciatura. D’altro canto, lo stesso Giorgetti, rispondendo a chi teme uno strappo con l’Ue, ricorda che “non è che l’Europa ha sempre ragione e l’Italia ha sempre torto”. Speriamo che se lo ricordi anche lui in futuro
Michele Iozzino