Roma, 11 dic – No, non annuncia la fine del mondo Antonio Guterres, ma consentiteci un pizzico di ironia e una piccola forzatura, perché è difficile non trovarla appropriata. Al Cop28, conferenza mondiale sul clima, il segretario generale Onu rilancia i toni allarmistici di sempre, come riporta anche Tgcom24.
Clima, Guterres è terrorizzato: “Siamo quasi fuori tempo massimo”
Il clima cataclismico stringe d’assedio Guterres, probabilmente già troppo “fuori schema” per le sue dichiarazioni su Israele e bisognoso di stare nei ranghi su un argomento più congeniale. Al termine dei negoziati della Cop28 di Dubai, il segretario si esprime così: “Il nostro pianeta è a pochi minuti dalla mezzanotte per quanto riguarda il limite degli 1,5 gradi. E l’orologio continua a fare tic tac. Siamo in una corsa contro il tempo per limitare il riscaldamento globale e abbiamo bisogno di un risultato ambizioso che dimostri un piano decisivo in ambito climatico”.
“Giustizia climatica”
“La sfida”, secondo Guterres, è “”una grande ambizione sulla riduzione dei gas a effetto serra e realizzare una giustizia climatica”. Secondo il segretario è essenziale che il testo finale dell’accordo “riconosca il bisogno di uscire da tutte le fonti fossili con un calendario coerente con il limite di 1,5 gradi” di riscaldamento globale e con emissioni nette zero al 2050″. Niente di nuovo, sia chiaro, da Guterres non è che ci si aspetti granché: Israele a parte, le sue “posizioni” sulle grandi questioni sono sempre le stesse e sempre quelle del pensiero dominante. Ancora ci ricordiamo il suo “endorsement” all’immigrazione di massa, non l’unico peraltro, proferito qualche anno fa.
Alberto Celletti