Milano, 1 dic – Da tempo ormai è manifesta l’intercessione da parte del Partito democratico verso i compagni dei cosiddetti centri sociali e delle occupazioni rosse. L’ultimo caso in ordine di tempo nella Milano del sindaco Beppe Sala, da anni roccaforte incontrastata del Pd e laboratorio politico per quanto riguarda il connubio manifesto tra la sinistra istituzionale e l’area antagonista. Nei giorni scorsi, dopo circa undici anni di occupazione e le sirene di un ennesimo sgombero, il centro sociale Lambretta ha ottenuto, di punto in bianco e senza alcun bando, l’assegnazione di uno spazio comunale all’interno del quale poter svolgere la propria attività.
La Milano di Sala amica degli antagonisti
Quello che può stupire, è il fatto che l’intervento del Comune guidato da Sala per far fronte ad un eventuale sgombero dello spazio occupato è stato effettuato alla luce del sole e senza alcuna motivazione fondata. Gli stessi attivisti del Lambretta, attraverso i propri canali social, hanno fatto sapere di aver preso parte ad una lunga e fattiva interlocuzione con il Comune di Milano per poter ottenere un nuovo stabile nel quale inserirsi. L’esito positivo dei colloqui tra antagonisti e istituzioni è evidenziato proprio dall’assegnazione di un nuovo centro di 380mq dove poter fare il bello e il cattivo tempo.
Due pesi e due misure
In una Milano lasciata in pasto al degrado e alla criminalità, complice la costante immigrazione selvaggia nel capoluogo lombardo, questo fatto ha dell’assurdo. Una città abbandonata a sé stessa che si ritrova in cima ad ogni peggiore classifica e con una forte crisi abitativa dettata dal caro affitti e dall’aumento dei prezzi non può permettersi di fare un tale regalo a chi non da nulla. Nel mentre i cittadini milanesi sono ricacciati indietro nelle graduatorie ed esclusi dai bandi, oltre che essere ostaggi delle conseguenze dell’immigrazione e della società multietnica. Chissà che lo stesso gesto di benevolenza venga fatto anche per quelle occupazioni dove non sventola la bandiera rossa.
Andrea Grieco