Roma, 25 ott – Israele non si ferma, in preda ormai a una chiara furia senza controllo contro i palestinesi. I numeri degli attacchi delle ultime 24 ore riportati dall’Ansa sono spaventosi: 704 morti, di cui 305 minori.
Israele, attacchi senza sosta ai palestinesi
Sono ben 704 i palestinesi, di cui 305 minori, periti nelle ultime 24 ore durante gli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza. A comunicarlo è il ministero della sanità locale riferito dell’Ufficio di coordinamento dell’Onu per gli affari umanitari (Ocha). Mai raggiunti numeri simili, secondo lo stesso ufficio, dall’inizio delle ostilità. Il tutto mentre Tel Aviv frigna contro Antonio Guterres perché si permette di ricordare quanto il popolo palestinese sia in uno stato di invasione e aggressione da 56 anni, sottolineando che gli attacchi di inizio ottobre abbiano “un attimino” delle cause pluridecennali, peraltro non certo giustificando la barbarie di Hamas, anzi, ma sottolineandone la distanza. Ma non sta bene fare un commento anche lontanamente obiettivo: Israele va difesa a prescindere, al 100%, senza punti oscuri.
Saranno tutti di Hamas?
Ovviamente, la versione ufficiale è quella. “Distruggere Hamas”, che “nel giro di poche settimane non esisterà più” si legge e si ascolta dalle dichiarazioni ufficiali di Tel Aviv ormai da giorni. Quanto Israele la stia decisamente facendo più grossa del solito è evidente anche dagli alternati imbarazzi di Washington, la quale – per carità – ribadisce l’appoggio semi-incondizionato ma ogni tanto si permette di palesare qualche incertezza o dubbio. Come sul famoso “attacco di terra” che per ora ancora non si è verificato. Anche perché lo stesso governo israeliano non può ignorare le possibili conseguenze in termini di allargamento del conflitto, soprattutto sul fronte iraniano. Quanto sia abbastanza improbabile che oltre 700 morti siano tutti parte di Hamas, per di più in un bombardamento a tappeto, non è necessario rimarcarlo. In questa guerra, di santi non ce ne sono, nemmeno l’organizzazione musulmana ben prona ad attività spesso vergognose. Esistono delle vittime innocenti da ambo le parti, questo sì, e sarebbe disonesto non affermarlo. Ma chi rischia lo sterminio è solo il popolo palestinese. Come dimostrano le ultime drammatiche ore.
Stelio Fergola