Roma, 23 ott – Il blocco occidentale e internazionale è così: pieno di organismi e vertici spesso inutili, chiamati per decidere questioni decise quasi sempre a senso unico. La stessa Nato lavora in questa direzione ed eccezioni al suo interno – come la Turchia – non mutano il quadro generale. Ora è il turno della questione di Israele e Palestina, ovviamente. Così il presidente ametricano Joe Biden riunisce un “vertice” a sei Paesi per far finta di discutere nonostante gli orientamenti siano sempre gli stessi.
Israele, il vertice a sei chiamato da Biden
Indovinate cosa contiene il testo della dichiarazione congiunta del vertice che riunisce i capi di Stato e di governo di Italia, Germania, Usa, Francia, Gran Bretagna e Canada? Ecco qui: ““I Capi di Stato e di Governo hanno ribadito il loro sostegno a Israele e il diritto di quest’ultimo di difendersi dal terrorismo, e hanno invocato il rispetto del diritto internazionale umanitario, ivi compresa la protezione dei civili. Hanno accolto con favore la liberazione di due ostaggi e hanno richiesto l’immediato rilascio di tutti gli altri ostaggi. Si sono altresì impegnati ad uno stretto coordinamento per sostenere i loro cittadini presenti nella regione, in particolare quelli desiderosi di lasciare Gaza”. Tra tedeschi obbligati dai soliti “olocausti”, italiani paralizzati come sempre, francesi che abbaiano ma non mortono, insomma, la solfa è sempre la stessa.
Che noia
Gli Usa perseguono i propri interessi, le Nazioni europee li seguono sacrificando i propri. Sempre la solita – a questo punto anche noiosa – storia. In mezzo, organizzazioni come l’Onu che inviano raccomandazioni o risoluzioni inascoltate dai più. La questione rinnovata tra Israele e Palestina è come quella tra Ucraina e Russia, così come tutto ciò che viene approcciato dal lato americano, specialmente negli ultimi anni. Un misto di sottomissione, dichiarazioni fotocopia e assenza di qualsiasi visione politica peculiare. Ben cotto ma dal sapore amarissimo.
Aurelio Del Monte