Atene, 6 lug – Questa mattina, il ministro greco delle finanze Yanis Varoufakis ha annunciato le sue dimissioni. In una dichiarazione rilasciata in inglese e in greco, ha affermato di essere stato reso edotto del fatto che alcuni membri dell’eurogruppo lo considerano persona non a gradita e che il primo ministro Alexis Tsipras considererebbe “d’aiuto” la sua assenza alle prossime riunioni per il raggiungimento di un accordo.
Dunque, pur ribadendo la sua lealtà al primo ministro, il titolare del dicastero delle finanze ammette di fatto che la sua testa è un tributo di Tsipras per rendere più agevole un accordo nei prossimi giorni.
Yanis Varoufakis, professore di economia all’università di Atene, era divenuto ministro in occasione della vittoria di Syriza e dell’insediamento del governo di Alexis Tsipras. Aveva negli ultimi giorni rivolto parole molto dure nei confronti dei poteri finanziari: “Sì. Quello che stanno facendo con la Grecia ha un nome: terrorismo. […] Perché ci hanno costretto a chiudere le banche? Per instillare la paura nella gente. E quando si tratta di diffondere il terrore, questo fenomeno si chiama terrorismo. Ma confido che la paura non vinca. ”
Ora, considerando come scontata l’accettazione delle dimissioni, si attende la nomina del sostituto da parte del ministro greco. Una vicenda, questa delle dimissioni sollecitate dal leader di Syriza, che fa calare ulteriori ombre rispetto all’autonomia della maggioranza in Grecia rispetto all’eurogruppo, all’UE e al Fondo Monetario internazionale.
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