Torino, 27 giu – Serviva un guizzo, un colpo da mago per ridare equilibrio al morale e alla mente di Vincenzo Nibali. E’ arrivato, come 12 mesi fa, al Campionato nazionale in linea, che si teneva quest’anno su un percorso di 219km da Legano a Torino.
Il messinese, per tutti “Lo Squalo”, ha giocato le migliori portate della casa attaccando in discesa, dopo la prima scalata della Basilica di Superga e nell’ultimo chilometro, al secondo passaggio in salita, diventando un puntino per gli unici due, che nell’afoso pomeriggio piemontese hanno provato a tenere le ruote dell’alfiere dell’Astana, Francesco Reda (Team Idea 2010) e Diego Ulissi (Lampre-Merida), rispettivamente secondo e terzo al traguardo.
“Ero un po’ bloccato dalla paura di sbagliare, fare un anno senza vittorie è davvero molto dura. Oggi ho provato a sentire, anzi a risentire, certe sensazioni ed è andata bene. La forma è buona: per ora, con questa maglia addosso, mi godo queste grandi emozioni. Da domani penserò al Tour de France”. Nibali, stava attraversando un momento buio, nei giorni che precedevano la corsa, che porta in dote la maglia tricolore, aveva lamentato di un inverno troppo stressante e di una preparazione che non gli ha lasciato tempo di recuperare, a pieno, fisicamente dopo la vittoria alla Grand Boucle di un anno fa.
Ora però le carte sono scoperte, il segnale è per Nairo Quintana, Alberto Contador e Chris Froome. Il pedale italiano, dalla progressione lenta ed inesorabile, vuole il bis anche a Parigi.
Lorenzo Cafarchio
1 commento
Vincenzo è il più grande sportivo italiano degli ultimi dieci anni ed è anche un ragazzo normale, sarà per questo che si parla poco di lui, troppo buon esempio.