Roma, 18 mar — L’ennesimo straniero, in questo caso un marocchino, che devasta una struttura ospedaliera e aggredisce il personale medico perché, a suo dire, non viene curato abbastanza velocemente.
La già disastrata sanità pubblica italiana è spesso teatro di aggressioni a personale medico e ospedaliero da parte di parenti infuriati e di soggetti che spesso negli ospedali trovano sfogo ideale alle loro frustrazioni. E mentre si fa un gran parlare di malasanità, di violenza nelle corsie e di situazioni limite nel cuore di ogni pronto soccorso, si parla assai meno di chi ponga in essere certi atti di violenza. Spesso, infatti si tratta di stranieri, non raramente clandestini che utilizzano il pronto soccorso come surrogato del medico di base, ingolfando le corsie e i tempi di attesa.
Marocchino impaziente devasta il pronto soccorso
E proprio i tempi di attesa sono stati la miccia che ha fatto detonare la rabbia violenta di un cittadino marocchino, che ad Ancona si è scagliato contro il personale sanitario, accusando gli operatori di non prestargli le dovute cure e soprattutto pretendendo, con arroganza, di passare avanti tutte le altre persone in fila.
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Non pago di essersi scagliato con veemenza contro medici e infermieri, il ventinovenne originario del Marocco si è poi rivolto con altrettanta violenza contro le guardie giurate del nosocomio e infine contro le forze dell’ordine allertate dal presidio ospedaliero. L’uomo alla fine è stato bloccato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, violenza e interruzione di pubblico servizio.
L’arroganza di voler saltare la fila
In realtà l’uomo, secondo la ricostruzione offerta da Il Resto del Carlino, non avrebbe fatto registrare un problema sanitario particolarmente grave, non certo così grave da dover essere affrontato e curato prima di altre persone in fila. Infatti il ventinovenne straniero si sarebbe ferito accidentalmente a una mano, a causa di un bicchiere rotto, mentre beveva in un bar della zona. Sarebbe quindi stato accompagnato da una amica all’ospedale delle Torrette, dove avrebbe dato in escandescenze pretendendo di essere visitato subito. In evidente stato di ebbrezza alcolica, l’uomo ha letteralmente seminato il terrore nel pronto soccorso e a nulla sono valsi gli sforzi per calmarlo e ricondurlo alla ragione.
Sputi, calci e pugni
Ma, negatagli la possibilità di passare davanti casi clinici assai più gravi, lo straniero ha iniziato a sputare e a colpire medici, sanitari e personale di vigilanza. Non pago della violenza, l’africano ha impugnato addirittura un bisturi minacciando i presenti e costringendo il personale medico a barricarsi in una stanza, mentre gli altri pazienti terrorizzati dall’escalation di violenza si sono rifugiati all’esterno della struttura. E’ stata quindi allertata la polizia.
Sopraggiunta una volante, gli agenti si sono trovati davanti un quadro grottesco con il marocchino che a torso nudo nel pronto soccorso continuava a minacciare il personale e alla vista dei poliziotti si è scagliato contro di loro. Una volta fermato, grazie anche all’ausilio di altre pattuglie giunte sul posto, l’uomo è stato sottoposto ad accertamenti psichici ed è stato denunciato. La sua posizione è inoltre al vaglio dell’Ufficio Immigrazione.
Cristina Gauri
5 comments
Cosa impedisce di portarlo entro sera all’aeroporto ed imbarcarlo per il Marocco?
Per certi pazienti-impazienti, poltrona di contenzione e un po’ (tanto) di protossido di azoto… poi almeno si ride. E ché poi la fila diventerà interminabile e il bar vuoto.
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