Roma, 15 mar — Niente festa del papà per i bambini della scuola d’infanzia Florinda di Viareggio: lo ha decretato la direttrice Barbara Caterini, per «evitare discriminazioni nei confronti di bimbi senza padre».
Va da sé che i «bimbi senza padre» all’interno dell’istituto in provincia di Lucca rappresentano un’esigua minoranza. La Caterini, intervistata da La Nazione, spiega infatti come «cinque o sei genitori siano venuti a lamentarsi da me perché non trovavano giusto che in quel giorno i loro figli, che non avevano il papà, venissero esclusi da quell’attività e venissero pertanto indirizzati da un’altra parte. Ho trovato le loro lamentele condivisibili, perché un laboratorio organizzato in questo modo è discriminatorio nei confronti di chi non ha un papà. Pertanto dovrà essere organizzata un’altra attività con modalità diverse, alla quale possano partecipare tutti i bambini».
Festa del papà cancellata: non è inclusiva
Siamo di fronte al solito, estenuante copione progressista secondo il quale le istanze dei gruppi minoritari — i presuntamente «oppressi» — decidono per tutti. Del resto, perché trovare una soluzione condivisa, che includa tutti nelle diversità quando è molto più semplice escludere la maggioranza al grido di «Dobbiamo renderci conto che viviamo in una società diversa da quella di 50 anni fa»?
I genitori protestano
I genitori dei bambini rimasti senza festa del papà non l’hanno presa bene. «Veniamo da tre anni di Covid in cui non era possibile fare nulla. Ci sono bambini che sono all’ultimo anno e che aspettavano in gloria questo giorno per condividere un po’ di tempo con il loro papà. Fra l’altro ci sono anche famiglie in cui il padre per motivi di lavoro ha poco tempo da dedicare ai figli e quello era per lui e per il figlio un momento importante». Inoltre, «i bambini – lamentano ancora i genitori – sapevano della festa e adesso non è facile fargli capire che non ci sarà».
Ma la Caterini è irremovibile. La festa del papà va abolita perché «Non esiste più una famiglia modello. Oggi ci sono situazioni aperte e particolari che devono essere rispettate e tutelate. Soprattutto da una scuola». Duole svegliare la direttrice dai suoi sogni a tinte arcobaleno ma in Italia la maggior parte delle famiglie è ancora costituita da una madre e da un padre, magari separati, ma comunque presenti e che mantengono comunque vivo il rapporto con il figlio, nonostante le difficoltà. Nei loro confronti, la discriminazione è accettabile.
Cristina Gauri
3 comments
10 a 1 che questa e’ lesbica ed ha adottato un figlio che non ha colpe, cosi potra’ organizzare la festa dei mammi; se la famiglia modello non esiste piu’ e’ anche colpa di scuole come questa dove si indottrinano i bambini al genderismo, facendo passare la famiglia con papa’ e mamma come obsoleta
Piuttosto di insegnare che il papà l’ abbiamo tutti, presente anche se scomparso, i materialisti laici ateo guidati fanno soffrire tutti. Niente di nuovo.
I comunisti e ora i diavoli sx hanno ridotto la terra di Dante in un girone infernale che il sommo Poeta stesso metterebbe in un cerchio dedicato. Maledetti sinistra maledetti arcobaleno maledetto pd