Roma, 30 gen – Nella notte di ieri sono state date alle fiamme due macchine della polizia locale a Milano in viale Tibaldi. Gli inquirenti ipotizzano che il gesto sia da ricondurre ad una matrice anarchica nell’ambito delle proteste in favore di Alfredo Cospito, detenuto al 41 bis.
Molotov contro auto della polizia locale
L’episodio è avvenuto nei pressi della sede del comando della polizia locale del Municipio 5. Le due vetture erano parcheggiate in fondo a una rampa a cui si accede da via Balilla. Una delle due auto è stata quasi interamente distrutta dalle fiamme, mentre la seconda posteggiata di fianco ha subito danni minori. Le prime ricostruzioni confermano la dolosità dell’incendio. Sono state ritrovate alcune molotov in un parco nelle vicinanze durante la successiva perlustrazione della zona. Si tratterebbe di 3 o 4 ordigni incendiari, forse del tipo utilizzato per dare fuoco alle due vetture. Sull’accaduto indagano la Digos e l’antiterrorismo. La procura di Milano ha intanto aperto un fascicolo per incendio e danneggiamento, il quale al momento è a carico di ignoti.
L’escalation anarchica
Le dinamiche del gesto hanno fatto pensare fin da subito ad una pista anarchica. Se tale ipotesi dovesse venire confermata dalle indagini andrebbe ad inserirsi in un quadro sempre più preoccupante. Le violenze e gli atti intimidatori per il caso Cospito si fanno sempre più frequenti. Basti pensare alla lettera minatoria spedita al giornale Il Tirreno, o alle molotov lanciate contro il commissariato Prenestino a Roma dopo una manifestazione a Trastevere. Su questo punto è intervenuto anche il ministro degli Interni Matteo Piantedosi: “Lo Stato non si lascerà mai intimidire e condizionare da queste azioni del tutto inaccettabili, nella convinzione che nessuna rivendicazione o proposta possa essere presa in considerazione se viene portata avanti col ricorso a questi metodi, ancor più se rivolti contro le forze dell’ordine”.
Michele Iozzino
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