Roma, 4 gen – Solidarietà europea e conseguente ripartizione degli immigrati? Neanche per sogno. La Svezia, che guiderà la presidenza del Consiglio Ue nei primi sei mesi del 2023, mette subito le mani avanti e fa sapere che non ci sarà alcun patto sull’immigrazione. E’ quanto affermato dall’ambasciatore della rappresentanza permanente svedese presso l’Unione europea, Lars Danielsson, intervistato dal Financial Times.
Ripartizione migranti, la Svezia dice no al patto Ue
“Faremo sicuramente avanzare il lavoro”, ha precisato il diplomatico, “con piena forza”. Tuttavia “non vedrete un patto migratorio completato durante la presidenza svedese“, ha aggiunto Danielsson. Un accordo quindi che, salvo clamorose svolte, non ci sarà prima della primavera del 2024. Nel frattempo sulle nostre coste continueranno a sbarcare migliaia di clandestini, senza che i Paesi membri Ue tendano la mano all’Italia.
Sbarchi continui: i numeri di oggi
Come riportato ieri su questo giornale, gli sbarchi non accennano a diminuire neppure con l’anno nuovo. In poco meno di 24 ore sono approdati a Lampedusa più di 500 immigrati, oltre ai 546 distribuiti tra Sicilia e Calabria. L’opera delle Ong continua insomma indisturbata, nonostante il decreto approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 28 dicembre e poi firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Stamani a Taranto sono sbarcati altri 85 immigrati, trasportati dalla Geo Barents di Medici Senza Frontiere. Si tratta della prima nave Ong giunta in porto dopo l’entrata in vigore del suddetto decreto che governativo, che stabilisce un codice di condotta sulle attività di salvataggio in mare da parte delle Organizzazioni non governative. Se le norme introdotte dovessero essere violate, il decreto prevede multe fino a 50mila euro, oltre al sequestro della nave. Fra le “condizioni” previste nel decreto c’è anche quella di “avviare tempestivamente iniziative volte a informare le persone prese a bordo della possibilità di richiedere la protezione internazionale e, in caso di interesse, a raccogliere i dati rilevanti da mettere a disposizione delle autorità”. In base a questo, la domanda di ospitalità verrebbe indirizzata direttamente al Paese di cui la nave batte bandiera, la Norvegia nel caso della Geo Barents.
Nel frattempo, dalla scorsa mezzanotte, altri 119 clandestini sono sbarcati sull’isola di Lampedusa. Tre in tutto i barchini soccorsi da Guardia di finanza e Capitaneria di porto i quali, dopo il trasbordo degli immigrati, sono stati lasciati alla deriva.
Alessandro Della Guglia
2 comments
Temo che la questione sbarchi clandestini non potrà mai essere risolta solo con le buone maniere. Presto o tardi si dovrà ammettere che solo con la forza si potrà ridurre drasticamente l’incessante arrivo di sconosciuti . Si arriva ad un punto in cui o ci si difende o si soccombe.
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