Roma, 19 dic — Un’altra infornata di dettagli grotteschi dal Qatargate: dalle intercettazioni ambientali acquisite dalla polizia belga nella casa di Antonio Panzeri è emerso che l’ex-eurodeputato consegnava i soldi del Qatar con cui tentava di corrompere i politici Ue in buste-regalo con disegni di Babbo Natale. Un particolare, quest’ultimo, ben visibile in uno dei filmati dove le «strenne» venivano consegnate — decisamente in anticipo — nelle mani di Luca Visentini, allora numero uno del sindacato europeo, eletto successivamente segretario generale della Confederazione Internazionale dei Sindacati a Melbourne, il 17 novembre scorso.
Panzeri e le buste con Babbo Natale
Il video risale al dieci ottobre scorso, quando Visentini venne ricevuto da Panzeri nel salotto della sua casa di Bruxelles. Il fondatore della Ong Fight impunity gli diede tre buste recanti l’effigie di Babbo Natale, contenenti 50mila euro in totale (secondo le dichiarazioni di Visentini). Ci fu spazio persino per le battute: «Sembriamo quelli di Ocean’s Eleven», disse Panzeri. L’accusa ipotizzava che Panzeri, per conto terzi, avesse sostenuto economicamente l’ascesa di Visentini «per assicurare agli Stati finanziatori un sindacato “controllabile”».
I giudici credono a Visentini
Cristina Gauri