Roma, 1 dic – Il gruppo armato terrorista dell’Isis ha annunciato che il suo leader Abu Hasan al-Hashimi al-Qurashi è stato ucciso in battaglia. Un portavoce della frangia più estrema del terrorismo jihadista, mercoledì ha annunciato che Abu Hasan al-Hashimi al-Qurashi, l’iracheno da tempo a capo dello Stato islamico, è morto in combattimento, senza precisare la data o le circostanze della sua morte. Il portavoce dei fondamentalisti, Abu Omar al-Muhajer, ha nominato il suo nuovo leader come Abu al-Hussein al-Husseini al-Qurashi.
La conferma dal Pentagono
Gli Stati Uniti non smentiscono la notizia e, anzi, dichiarano che Abu Hasan al-Hashimi al-Qurashi è stato ucciso a metà ottobre. “Questa operazione – fanno sapere dal Pentagono – è stata condotta dall’Esercito siriano nella provincia di Dar’a in Siria. L’Isis rimane una minaccia per la regione. CENTCOM e i nostri partner rimangono concentrati sulla totale sconfitta dell’ISIS”, ha dichiarato in una nota il portavoce del CENTCOM, il colonnello Joe Buccino.
Accerchiato, Quraishi si è fatto esplodere
Secondo le testimonianze raccolte dall’agenzia di stampa Reuter dai combattenti siriani coinvolti nello scontro, Abu Hasan al-Hashimi al-Qurashi si è fatto saltare in aria dopo che era stato circondato dai combattenti locali nella città di Jasem. Quraishi e i suoi guerriglieri sono stati scoperti in un nascondiglio segreto, all’interno di una casa. “Il leader e un suo fedele compagno si sono fatti esplodere con cinture kamikaze dopo che i nostri combattenti sono riusciti a prendere d’assalto il loro nascondiglio”, ha detto Salem al Horani, residente di Jasem ed ex combattente che ha partecipato all’assedio delle tre case dove è stata scoperta la cellula Isis.
Un altro duro colpo della Siria di Assad al terrorismo internazionale
Dal 2018 Deraa è tornata sotto il controllo del governo siriano, dopo un accordo di riconciliazione siglato tra il presidente Bashar al-Assad con le forze di opposizione della zona, al quale il governo di Damasco ha permesso di mantenere armi leggere. Volto semisconosciuto all’intelligence internazionale, poco si sapeva di Abu Hasan al-Hashimi al-Qurashi, se non che egli ha assunto la guida dell’Isis dopo la morte di Abu Ibrahim al-Qurashi. Quest’ultimo venne ucciso in un raid statunitense a febbraio, nella provincia di Idlib, nel nord-ovest della Siria. Il gruppo armato dello Stato islamico continua quindi a subire le più gravi perdite, sia dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti, sia dall’esercito siriano al quale gli Usa si contrappongono dal 2014. Nonostante l’Isis sia ormai quasi completamente sconfitto, con poche cellule operanti in Siria al servizio di altri gruppi armati o, addirittura, nazioni antagoniste, le sue cellule dormienti effettuano ancora attacchi. I terroristi del sedicente califfato sono ormai svuotati in termini di leadership – orfana di elementi carismatici – e capacità di azioni rilevanti sul piano bellico e geopolitico.
Andrea Bonazza