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Da due anni il Mose protegge Venezia dall’acqua alta: e in tanti dovrebbero chiedere scusa

by Stelio Fergola
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Roma, 29 nov – Il Mose protegge Venezia, e c’è veramente poco da discutere ormai. Da oltre due anni le paratie evitano che l’acqua alta in condizioni metereologiche complicate invada la storica città lagunare. Una delle poche volte in cui il dispositivo non è stato messo in funzione, come nel gennaio 2020, c’è stato il solito allagamento.

Il Mose protegge Venezia: non è un’opinione, ma un fatto

Potrà essere un progetto perfetto? No. Potrà non riscontrare limiti con l’andare avanti del tempo? Ovviamente sì, come viene rilevato in un articolo del Washington Post riportato dall’Agi, il quale elogia il Mose come indiscutibile “difensore” di Venezia, ma lancia degli allarmi per il futuro. Il domani può essere soggetto ad ulteriori cambiamenti, chiaro e logico. Ma al netto di tutto, restano i fatti. Quelli che ci raccontano come le paratie oggetto di critiche oltre ogni limite del disumano in questi decenni durante la loro progettazione ed edificazione, salvino il capoluogo veneto dalle alte maree in modo incontestabile. Su Twitter si fanno dei confronti visivi con gli allagamenti del 2019 e quelli scampati al giorno d’oggi.

 

Quanti dovrebbero chiedere scusa per decenni di idiozie (con l’unico scopo della malafede politica)

Tanti, troppi, dovrebbero chiedere scusa. Umilmente e anche con un pochino di vergogna. Non per non aver previsto correttamente il futuro, ci mancherebbe. Ma per lo spirito con cui attaccavano. Perché nelle loro critiche, nella stragrande maggioranza (visto che non si può escludere l’eccezione, in qualsiasi caso), c’era esclusivamente malafede politica e nessun desiderio genuino di difendere realmente un bene pubblico, storico e nazionale assoluto quale è la città di Venezia. C’era la solita, ridicola spinta ad attaccare come Silvio Berlusconi, grande sostenitore dell’opera in sé e di fatto iniziatore della stessa nel 2005. Per non parlare degli ambientalisti e i gruppi di settore più prossimi alla contestazione delle grandi opere in generale. Non c’è partita e ci sarebbero tante scuse da chiedere. Ma non avverrà: perché i fantasmi si nascondono sempre, dopo aver lanciato sassi inutili e dannosi.

Stelio Fergola

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1 commento

jenablindata 29 Novembre 2022 - 9:19

“Ma non avverrà: perché i fantasmi si nascondono sempre, dopo aver lanciato sassi inutili e dannosi”

l’autore dell’articolo è stato oltremodo generoso:
io li avrei definiti “vigliacchi”

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