Roma, 18 nov – La mamma dei gemelli di Anghiari è una sola, e non la coppia Lgbt che pretendeva di essere riconosciuta in tal senso. Si pronuncia così il tribunale di Arezzo, nella sezione civile, come riporta il Corriere di Arezzo.
Gemelli figli della donna che li ha partoriti, non della coppia Lgbt
Il ricorso viene respinto. Ricorso di due donne che volevano essere entrambe “madri” di due gemellini. L’una voleva il riconoscimento del rapporto di filiazione anche per l’altra donna, sottoposta ad inseminazione artificiale prima di trasferire gli ovociti sulla compagna. Il tribunale, però, ha risposto loro negativamente, nonostante il “concreto rapporto genitoriale non solo intenzionale ed affettivo ma anche biologico tra i minori ed entrambe le ricorrenti”. Il che, tutto sommato, è in realtà una grazia per le due donne, specie se si legge oltre. I giudici infatti sottolineano che “l’esigenza di tutela dell’interesse dei minori, allo stato della legislazione vigente, non può legittimare il tribunale a sostituire le proprie valutazioni con quelle spettanti esclusivamente al legislatore”, aprendo di fatto la strada a eventuali modifiche future. Come a dire che, in estrema sintesi, possiamo aspettarci di tutto.
La storia della coppia
Le due donne, da dieci anni insieme, hanno effettuato la cosiddetta unione civile il 5 giugno 2021. L’estate scorsa una delle due ha partorito al San Donato i due gemellini, dopo aver ricevuto l’embrione dall’altra che ha partecipato alla fecondazione artificiale dell’ovulo. Chiedevano la rettifica dell’atto di nascita con l’integrazione del cognome della madre intenzionale insieme a quello della madre partoriente. Niente da fare: l’Ufficiale di di Stato civile del Comune di Anghiari (provincia di Arezzo) si oppone, attenendosi all’articolo 4 comma 3 della legge 40 del 2004. Ma la “mamma non riconosciuta” nell’atto di nascita potrebbe insistere, e figuriamoci, tentando la strada dell’adozione.
Alberto Celletti
2 comments
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adesso vado in una clinica per la GPA e con ovuli anonimi
e utero in affitto mi faccio un paio di figli
anche io.
così mi eviterò ogni rischio di divorzio rovinoso e figli rubati,
e sarò padre comunque.
Quando la tecnica si presta a bieche, egoistiche, pericolose strumentalizzazioni un giudice non basta.