Roma, 11 nov – Il premier Giorgia Meloni, ora, deve mostrare gli attributi. Non c’è un altro modo per vedere la cosa, dopo le ennesime e vergognose ingerenze francesi sul caso Ocean Vikings. Attributi o suicidio, se vogliamo porre in essere tutte le alternative disponibili.
Il silenzio dopo le aggressioni francesi
Finora non si muove una mosca. Il presidente del Consiglio Meloni è nel più assoluto silenzio. Un silenzio preoccupante e inquietante, considerando che dall’altra parte di rumore c’è chi ne ha fatto tantissimo, e in maniera vergognosa. La Francia presunta amica dell’Italia (tra l’altro, chi continua a diffondere questa fesseria andrebbe preso a pomodorate, per essere gentili) ha parlato e straparlato come nel suo, fastidioso, “stile”. Dapprima con quell’imbarazzante gioco delle tre carte della “accoglienza” alla Ocean Vikings “senza selezioni”, puntando già in quel caso il ditino contro di noi in una maniera, che, ci permettiamo di notare, era davvero prevedibilissima, una sorta di “jolly” da giocarsi alla prima occasione per accusarci di essere di chissà quale disumanità. Carta lasciata poco dopo, con una rapidità impressionante e pure abbastanza ridicola, facendo una marcia indietro imbarazzante, dichiarando di non voler accogliere nessun passeggero della Ong di sua appartenenza e perfino invitando gli altri Paesi europei a boicottarci e lasciarci da soli ad affrontare il boom di clandestinità. A tutto questo, il presidente del Consiglio non ha risposto manco una virgola. Nemmeno un post sui social network, nemmeno una nota da Palazzo Chigi. Niente di niente. Incontri con i sindacati, con segretari Nato. Ma di commenti su un’azione tanto vergognosa di Parigi manco l’ombra.
Cara Meloni, tiri fuori gli attributi
È il momento, presidente Meloni, di tirare fuori gli attributi. Si tratta di un dovere morale ed etico anzitutto dirglielo, da parte nostra, prima ancora che da parte sua metterlo in pratica. Quindi insistiamo, consapevoli di poter essere ancora una volta delusi, ma fieramente convinti di doverlo fare perché la nostra è anche una missione, che non si basa sul raggiungimento esclusivo dei risultati (soprattutto in tempi brevi, un aspetto che molti ingenui proprio non vogliono saperne di comprendere), ma sull’attuazione di uno stile di vita, prima ancora che culturale e politico. Questo stile ci porta a dover parlare e combattere sempre per la verità e per la giustizia di questa povera Nazione. Mostri, presidente Meloni, gli attributi. Risponda per le rime alla violenza francese, e abbia il coraggio di reagire. Metta sul piatto l’importanza che anche per l’Eliseo hanno le buone relazioni con noi. Non è tempo di mezzucci: la Francia ha chiesto al resto d’Europa di boicottarci, un atto di una gravità inaudita. Lei può rispondere o far finta di nulla. La sua coscienza e i consensi saranno ciò che deriverà dalle sue scelte.
Stelio Fergola
2 comments
[…] Cara Meloni, sull’immigrazione è il momento di mostrare gli attributi […]
Si, ma che siano attributi di quelli come abbiamo visto e sentito in campagna elettorale però.
Se poi dobbiamo chiudere le frontiere Italia/Francia, facciamolo; loro lo fanno con i clandestini e noi lo facciamo per tutti – aerei, treni, auto, biciclette, monopattini e pedoni. Voglio proprio vedere se poi Bruxelles si decide ad alzare le chiappe.