Roma, 24 ott — Un giro di pedopornografia, reso ancora più rivoltante dalla giovanissima età dei fruitori di tale materiale: sette minori, di età compresa tra 13 e i 15 anni, denunciati dalla polizia per avere inviato e ricevuto materiale pedopornografico. Si tratta di sei ragazzini e di una ragazza che, servendosi di alcuni gruppi presenti sulle piattaforme social, si scambiavano video e foto di bambini.
Da tale materiale i denunciati ricavavano orrendi meme e stickers per le app di messaggistica online a carattere zoofilo, necrofilo, splatter e pedopornografico. Lascia senza parole pensare che questi giovanissimi si scambiassero immagini contenenti inguardabili scene di mutilazioni, scene di crudeltà verso animali e bambini e scene di sesso estremo per riderne assieme, in un ributtante gioco al rialzo e alla battuta feroce.
Pedopornografia online, denunciati sette minori
Le denunce sono scattate a conclusione dell’operazione, denominata Poison condotta dalla Polizia del Centro operativo sicurezza cibernetica della Polizia postale di Pescara e coordinata dalla procura dei minorenni dell’Aquila. L’indagine è nata in seguito a una segnalazione del Servizio Emergenza Infanzia 114. E’ stata una mamma di uno dei minori, vittima di un’estorsione, a denunciare la situazione. Gli uomini della Postale hanno analizzato circa 85mila messaggi inviati su 5 gruppi (divisi in varie sezioni: Zoofilo, Splat, Necrofilo, Pedopornografia e Porno) per risalire agli autori e identificarli. Fa rimanere sconcertati il fatto che tutti i gruppi fossero frequentatissimi (ognuno ospitava in media 700 utenti) per la maggior parte da minorenni.
Cinismo inquietante
Cristina Gauri