Roma, 21 ott – Silvio Berlusconi non concede nel 2022 il bis del 2018 dopo le consultazioni. E questo ci rattrista molto, considerato che le premesse erano davvero di tutt’altro tipo, dopo lo show tenuto in settimana dal Cavaliere al Senato.
Silvio non regala il bis del 2018
Solito sorriso plastico, alternato a una serietà quasi austera, solita ostentazione di forza nonostante l’incedere ormai affaticato al punto da chiedere a Matteo Salvini di fargli appoggiare il braccio al suo mentre si procede alla dichiarazione congiunta davanti alla stampa. Nel complesso, un profilo decisamente basso. Tutti ancora abbiamo nella memoria lo spettacolare elenco puntato a mano di cui il Cavaliere fece sfoggio dopo le consultazioni del 2018. Una parodia di sé stesso talmente esaltante da portare a una produzione di meme durata come minimo una settimana. “Uno, due, tre”, come la popolare canzone “Super” da discoteca anni Novanta. Uno spettacolo. Dunque, caro Silvio, te lo diciamo con franchezza: il tuo show del 2018 ci manca parecchio. Dopo il putiferio fuori alle aule del Parlamento di martedì scorso, forse ingenuamente ci attendevamo altri fuochi d’artificio. Nel realismo che ci deve imporre l’analisi critica però, forse, non c’era spazio per quello.
L’eterno leader
Silvio è per tutti il leader che non vuole invecchiare mai. E lo ha dimostrato dettando alla stampa liste di ministri ancora non nominati, scavalcando Giorgia Meloni in più occasioni, generando un terremoto mediatico con le dichiarazioni sulla guerra in Ucraina le quali – probabilmente – semplicemente rappresentano il pensiero della maggior parte degli italiani sul conflitto. In qualche maniera, Berlusconi con il popolo è stato connesso davvero. E per qualche strano scherzo del destino ne ha rappresentato più di altri gli umori e le esigenze. Forse – perché con il fondatore di Forza Italia è quasi obbligatorio scriverlo – finisce tutto proprio oggi.
Stelio Fergola