Roma, 24 set – All’interno della trasmissione “1984 – Piano di Fuga” di Francesco Borgonovo su Byoblu, è andato in onda un video di Luca Donadel che inquadra le ingerenze sulla gestione mondiale pandemica di Bill Gates. Donadel pone una domanda: “Gates è una persona che ha il dono della preveggenza oppure semplicemente ha abbastanza potere da far diventare le sue ‘previsioni’ realtà?”.
Bill Gates: preveggenza o potere?
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dichiarò il coronavirus una pandemia l’11 marzo del 2020. Solo otto giorni dopo, Bill Gates scriveva sul suo blog: “Alla fine avremo dei certificati digitali per mostrare chi è guarito, chi ha fatto un tampone o quando abbiamo fatto il vaccino e chi l’ha ricevuto”. Quindi, Gates aveva già teorizzato il green pass con un anno di anticipo.
La stampa mainstream, sia italiana sia straniera, descrive sempre Bill Gates come un immacolato filantropo che dona ingenti somme in modo disinteressato per il bene dell’umanità. Donadel ha evidenziato che il fondatore della Microsoft è stato molto generoso anche con i media internazionali, donando oltre 300 milioni di dollari. Tra questi, troviamo l’americana National Public Radio, il Guardian, il tedesco Der Spiegel, il francese Le Monde, lo spagnolo El País, la Bbc, la Cnn, il Daily Telegraph, il Financial Times e Al Jazeera. Gates finanzia anche il Poynter Institute, ovvero l’organizzazione americana che si occupa di verifica delle notizie (fact-checking) e che ha creato negli ultimi anni una rete globale. I fact-checker del Poynter Institute sono i responsabili della verifica dei post anche su Facebook e, quindi, possono decidere della vita e della morte degli account. Ricordiamo che David Puente è tra i fact-checker certificati del Poynter Institute che è finanziato anche dallo speculatore George Soros.
Una delle creature di Bill Gates è la Gavi (Global Alliance for Vaccines and Immunisation), fondata nel 1999 dalla Bill & Melinda Gates Foundation. Il 9 agosto scorso, il governo Draghi ha inserito nel Decreto Aiuti Bis una sostanziosa donazione di 100 milioni di euro proprio all’alleanza fondata da Gates. Una donazione passata in sordina su cui si è però espresso il Cieb (Comitato internazionale per l’etica della medicina): “È singolare che un governo incaricato del solo ‘disbrigo degli affari correnti’ decida di concedere – estendendo a materie di rilevanza internazionale il ricorso alla legiferazione d’urgenza – contributi a fondo perduto non direttamente in favore dei Paesi a reddito medio-basso, ma in favore di Gavi Alliance, ossia dell’ente privato straniero maggiormente coinvolto nel propagandistico sostegno politico-mediatico alla campagna vaccinale”.
Già nel giugno 2020, il governo Conte era intervenuto in favore della Gavi, stanziando 150 milioni di euro. La Commissione europea aveva invece stanziato 300 milioni di euro per il periodo 2021-2025. Lo scorso gennaio, la Gavi ha donato ai Paesi africani dosi di vaccino quasi scadute. Quelle dosi sono state poi rifiutate o non utilizzate da quegli Stati, spesso finendo dritte nelle discariche.
“Gli Stati fanno quindi donazioni milionarie a organizzazioni non governative fondate da privati, ma il controllo su questi enormi flussi di denaro e la sorveglianza su come vengono utilizzati a chi spetta? Chissà se il prossimo governo vorrà rispondere a questa domanda”, afferma Luca Donadel. Non dimentichiamo, infine, che Bill Gates è il secondo maggior finanziatore dell’Organizzazione mondiale della sanità, dietro soltanto agli Stati Uniti. Tutti i fondi erogati all’Oms da Gates sono vincolati a progetti specifici. Ciò inevitabilmente influenza l’operato dell’organizzazione che dovrebbe garantire la salute mondiale. Ma di questo parleremo in un prossimo articolo.
Francesca Totolo
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[…] 19 feb – In una recente intervista, il fondatore e miliardario di Microsoft Bill Gates ha chiesto l’uso dell’intelligenza artificiale per combattere non solo la “disinformazione […]
[…] – Roma, 19 feb – In una recente intervista, il fondatore e miliardario di Microsoft Bill Gates ha chiesto l’uso dell’intelligenza artificiale per combattere non solo la “disinformazione […]