Pisa, 15 set — Un immigrato tossicodipendente, pluripregiudicato e senza fissa dimora nel febbraio scorso aveva tentato di rapire un bimbo di nove anni strappandolo dalle braccia della sorella di 17: in manette per tentato sequestro di persona è stato assolto perché ritenuto incapace di intendere e di volere. Si conclude così la vicenda che vede coinvolto un extracomunitario filippino di 54 anni che ora dovrà scontare un anno di libertà vigilata (vigilata da chi?, verrebbe da chiedersi) e di cure obbligatorie presso il centro di igiene mentale cittadino.
Immigrato tenta rapimento, il giudice lo libera
All’epoca l’episodio aveva fatto scalpore: a impedire il rapimento furono alcuni passanti, attirati dalle urla disperate della sorella, che strapparono il bambino dalle mani dello straniero riportandolo alla 17enne, la quale nel frattempo aveva allertato i genitori. Era stata poi la madre ad avvertire le forze dell’ordine, che in breve tempo avevano intercettato e bloccato il filippino. L’uomo non aveva motivato il proprio gesto, rinchiudendosi in un ostinato mutismo. Secondo quanto riportò all’epoca La Nazione il filippino era dedito al consumo di sostanze stupefacenti e aveva precedenti per reati contro il patrimonio.
Incapace di intendere
La decisione del giudice sarebbe motivata dalla consulenza tecnica dalla quale sarebbe emerso che il filippino, al momento dell’atto criminoso, non sarebbe stato capace di intendere. Per un tentativo di rapimento, ricordiamo, la pena va dai tre ai quindici anni di reclusione (quando, come in questo caso, la vittima è un minore). Il filippino, in virtù dell’infermità mentale attestata dai periti, non si farà nemmeno un giorno di carcere. Eppure l’uomo non era nuovo ad atteggiamenti illeciti nei riguardi di minorenni: alcuni giorni prima del tentativo di rapimento il 54enne aveva pedinato una bambina di 11 anni, aspettandola al varco quando lei stava uscendo dalla palestra. L’episodio venne segnalato e lo straniero identificato e denunciato dalle forze dell’ordine, rimanendo però a piede libero. E il fermo, convalidato sette mesi fa dal gip del Tribunale di Pisa, è adesso venuto meno: per l’aspirante sequestratore si riaprono le porte del carcere.
Cristina Gauri
2 comments
Speriamo sia tuttora non completamente capace di intendere e si faccia un panino con il veleno per topi (morendo senza riuscire a chiamare l’ambulanza che ha di meglio da fare)
manca poco ormai…