Due concetti in particolare estrapolati dal lungo riassunto di una conferenza, durata un’ora e mezza e presidiata dal senatore Gianluigi Paragone: in Israele viene segnalato oltre il 25% in più di chiamate d’emergenza per arresti cardiaci e sindromi coronariche acute, in persone tra i 16 e i 40 anni, e in concomitanza con le somministrazioni di prime e seconde dosi dei vaccini; e il documento pubblicato dal Journal of virology nel 2008, dove si presenta uno studio sulla modifica del coronavirus «per renderlo aggressivo introducendo un pezzo del virus dell’Hiv». Due note che non sentiamo spesso approfondire in quelle aule, ma stavolta se ne è trovata l’occasione in vista della presentazione del libro Covid-19. Un’epidemia da decodificare tra realtà e disinformazione.
Questo articolo è stato pubblicato sul Primato Nazionale di giugno 2022
I dati sulla mortalità hanno assunto un’importanza fondamentale durante la fase acuta del Covid-19. Il bollettino dei decessi e dei contagi ha accompagnato quotidianamente le giornate dei lockdown e le successive fasi pandemiche. Il numero dei morti è diventato riferimento per la scelta delle misure di contenimento del contagio e per la campagna vaccinale. Una precisa analisi dell’andamento della mortalità rappresenta ancora oggi un indispensabile strumento per comprendere cosa è accaduto e come si evolverà la pandemia.
Tasso di mortalità: c’entrano i vaccini?
Prendendo in esame i dati di EuroMomo, piattaforma europea per il tracciamento attivo della mortalità, si individuano discrepanze significative rispetto alla narrazione ufficiale. Stupiscono, infatti, da un lato un eccessivo allarme per i decessi complessivi nel 2022, considerabili nei limiti del picco stagionale della mortalità; e dall’altra, un significativo – e sospetto – aumento delle morti per i segmenti di popolazione in giovane età. Ogni anno si verifica un eccesso di mortalità per via dell’influenza e del freddo, che solitamente causano la morte delle persone più fragili. Nel 2017, ad esempio, i dati mostrano un disastro. Nel 2022 – tralasciamo i due picchi delle due ondate nel 2020 – vediamo un dato identico a quello degli…