Roma, 14 mag – Quell’espulsione dall’Italia proprio non gli andava giù: ma come, sono arrivati nel Paese del Bengodi, tutti gli hanno detto che è “un loro diritto” arrivare e sentirsi a casa, e ora li rimandano da dove sono partiti?
Così tre algerini hanno continuato a meditare la fuga fin dentro l’aereo che avrebbe dovuti riportarli a casa. E alla fine hanno agito, rischiando di causare una strage.
Tutto è avvenuto stamattina a Fiumicino. I tre cittadini algerini per i quali era scattato il provvedimento di respingimento erano a bordo di un aereo diretto ad Istanbul con altri diciotto connazionali che dovevano essere rimpatriati più altri passeggeri.
A un certo punto, però, si sono alzati e, con l’aereo già in movimento per raggiungere la pista di decollo, hanno forzato il portellone di emergenza che ha fatto scattare l’apertura degli scivoli di emergenza da cui i maghrebini si sono calati fuori dal velivolo.
Il comandante ha bloccato subito l’apparecchio e sul posto sono intervenute immediatamente alcune pattuglie della polizia di frontiera. Dei tre fuggiaschi, tuttavia, al momento non si hanno tracce. Sulla vicenda sta ora indagando la polizia di frontiera dell’aeroporto di Fiumicino.
Per l’Italia è l’ennesima beffa. Una beffa che stavolta poteva costare molto cara.
Giuliano Lebelli