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Twitter è di Elon Musk per 44 miliardi di dollari. Ecco come il patron di Tesla rivoluzionerà il social

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 26 apr – Twitter accetta l’accordo con Elon Musk: sì all’offerta di 44 miliardi di dollari. Come aveva anticipato il Wall Street Journal, il Cda della piattaforma social dopo un iniziale ostracismo per l’offerta ricevuta nei giorni scorsi ha cambiato posizione. Forse per il timore di un’Opa ostile. L’accordo viene festeggiato dalla Borsa: il titolo Twitter a Wall Street guadagna il 5,6% a 51,67 dollari.

Sì all’offerta di Elon Musk: Twitter è dell’uomo più ricco del mondo per 44 miliardi di dollari

Insomma, salvo clamorosi colpi di scena la trattativa è chiusa. Dal canto suo, Elon Musk pubblica un post programmatico: “Spero che anche i miei peggiori critici rimangano su Twitter, perché questo è ciò che significa libertà di parola“. Dichiarazione che ha ottenuto immediatamente decine di migliaia di commenti e condivisioni. Da giorni infatti l’uomo più ricco del mondo ha rivelato le sue intenzioni: ritirare Twitter dalla Borsa per renderlo un reale baluardo della libertà di espressione.

Il patron di Tesla vuole rivoluzionare il social e renderlo un baluardo della libertà d’espressione

Musk ha già detto di voler rivoluzionare la piattaforma più influente nel campo dell’informazione, con oltre 200 milioni di utenti. Il patron di Tesla infatti intende eliminare ogni limite all’accesso sulla base di un’interpretazione radicale del free speech garantito dal Primo emendamento della Costituzione americana. Una norma che in realtà riguarda gli enti pubblici e non i privati (e si è visto, in effetti: basti pensare al ban di Trump proprio da Twitter).

E proprio l’ex presidente Usa a quanto pare, ora che il social sarà davvero aperto a tutti, non intende comunque tornare sulla piattaforma. Questo perché nel frattempo il leader repubblicano si è costruito la sua piattaforma social personale, Truth Social. In ogni caso, che Twitter passi completamente nelle mani di un vero outsider come Musk è una notizia clamorosa. Influencer con 83 milioni di follower, Musk da sempre interviene sui social su ogni questione. Ora i soliti liberal si stracciano le vesti perché temono che i loro avversari torneranno su Twitter (come peraltro è giusto che sia).

Bezos insinua che ora la Cina avrebbe acquisito una sfera d’influenza nel social

Tra le reazioni scomposte alla notizia dell’acquisto di Twitter da parte del patron di Tesla si registra quella del secondo uomo più ricco del mondo. Il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, il quale insinua che ora che Musk si è pappato il social la Cina avrebbe acquisito una sfera di influenza. “Domanda interessante. Forse che il governo cinese ha appena guadagnato un po’ di influenza sulla piazza del Paese?“. E’ il cinguettio di Bezos in risposta a un giornalista del New York Times che aveva messo in evidenza che Tesla dipende dalla Cina per il suo grande mercato e le batterie al litio. La “piazza del Paese” di cui parla Bezos è ovviamente Twitter.

L’operazione di acquisto della piattaforma

Veniamo al dettaglio dell’operazione. Lo scorso 2 aprile Musk aveva offerto 43 miliardi di dollari cash (54,20 dollari per azione) per rilevare l’intero capitale dell’azienda, ma gli amministratori di Twitter non l’avevano presa bene. Tanto che – nonostante l’offerta assolutamente conveniente – si erano messi a cercare altri possibili acquirenti. Inoltre avevano dato via libera all’emissione di una cosiddetta pillola avvelenata. Ossi una tecnica finanziaria che rende l’acquisizione più costosa e complessa.

Tuttavia Musk ha superato ogni ostacolo, rassicurando chi lo ritenesse un riccone senza cash, visto che il suo patrimonio è tutto in azioni. Infatti ha presentato alla Sec (l’authority Usa della Borsa) un piano di finanziamento della scalata basato su due prestiti della Morgan Stanley e di altre banche per un totale di 25,5 miliardi di dollari. Mentre altri 21 miliardi verranno dalla vendita di azioni Tesla. Soldi verissimi, dunque.

Inoltre a quanto pare Musk è stato convincente anche sul piano dei progetti di rilancio del social. Twitter infatti dovrebbe diventare meno dipendente dalla pubblicità come servizio a pagamento (2 o 3 dollari al mese), con la possibilità di modificare i propri post. Idea accolta dai grandi azionisti, che avrebbero detto al presidente della società, Bret Taylor, di sostenere la proposta di Musk. Domenica pertanto Taylor ha incontrato il capo di Tesla e i due hanno raggiunto l’accordo.

Adolfo Spezzaferro

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