Roma, 2 apr – La tabella di marcia decisa dal governo italiano sulle riaperture pecca dal principio di inesorabile e deleteria lentezza. Infatti, l’abbandono di misure come il green pass previsto solo per la fine di giugno è emblematico dell’intenzione dell’esecutivo di mantenere ancora alta la tensione sulla tematica pandemica, giustificando la scelta con la presunta gradualità necessaria nel ritorno alla normalità.
Riaperture, arriviamo per ultimi (con danni all’economia e al turismo)
Eppure, osservando le nazioni estere appare chiara la differenza rispetto al nostro Paese: anche i governi chiusuristi come quello francese hanno da settimane di fatto cancellato ogni restrizione, dato che alle prossime elezioni presidenziali si potrà votare anche se positivi al coronavirus. Pertanto, la remissività italiana non farà altro che danneggiare ulteriormente il nostro comparto produttivo ed economico, in particolar modo quello turistico, che rischia di perdere numerosi introiti per colpa del mancato arrivo di tanti visitatori estivi, poco propensi comprensibilmente a dover interagire con restrizioni e paranoie socio-sanitarie assenti in altre parti del mondo.
La “clausola Speranza”: ecco come il ministro potrebbe farci ripiombare nell’incubo
Tuttavia, l’aspetto maggiormente inquietante della vicenda non è rappresentato solo dalla lentezza nelle riaperture, piuttosto dalla “clausola Speranza” che potrebbe farci ripiombare nel prossimo autunno in un nuovo incubo restrittivo. Nell’ultimo decreto sulle riaperture è evidenziato come il ministero della Salute abbia il dovere di osservare la curva epidemiologica e la possibilità di optare per una retromarcia che ci conduca a nuove chiusure se si evidenziano gli estremi per il pericolo di salute e sicurezza comune.
Con il prossimo inverno chiusure e super green pass potrebbero tornare
Con l’arrivo del prossimo inverno ed il possibile incremento dei contagiati, che spesso sono semplici influenzati ed hanno raramente una carica virale che impone il ricovero, non è affatto da escludere il rischio di ritrovarci nuovamente alle prese con super green pass e limitazioni delle libertà folli sia all’aperto che al chiuso. Un pericolo da scongiurare e ad oggi poco denunciato, che resterà reale fino al termine della legislatura vigente, data la poderosa quota di potere decisionale in mano ad esponenti paradossali come Roberto Speranza.
Tommaso Alessandro De Filippo
4 comments
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Due indici puntati con quella espressione… provate ad imitarlo e capirete ancora meglio l’ elemento.
Ministro, che ne direbbe come opzione di andare a farsi dare in #Covid dai suoi sponsor delle #BigPharma ?
Ma magari ci va già ed è solo timido e si vergogna a dirlo.
Faccia outing, non c’è niente di male! 😛
Bene. La pandemia non è ancora sconfitta e il virus non cessa di esistere perché le persone sono stanche di indossare le mascherine.