Roma, 10 mar – “Gli oligarchi russi non moriranno di fame, saranno i produttori italiani a pagare“: così il sottosegretario leghista all’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, lancia l’allarme sulle sanzioni contro la Russia. In una intervista alla Stampa, Centinaio fa presente che “indipendentemente dalle crisi e dagli orrori della guerra c’è un Paese che nel made in Italy ha tante eccellenze. E’ compito del governo aiutare le nostre aziende a non morire“.
L’allarme di Centinaio: “Sanzioni contro la Russia le pagano i nostri produttori”
L’allarme del sottosegretario riguarda l’intero comparto agroalimentare. Tra i settori che rischiano c’è quello del “vino in particolare – precisa Centinaio -. Ci sono milioni di bottiglie ordinate dalla Russia. Aziende italiane che hanno stipulato contratti e ora quelle bottiglie sono ferme nelle cantine”, spiega l’esponente leghista. Un volume di affari notevole, ora azzerato: “Parliamo di 600 milioni di euro di esportazioni. Una minima parte deve essere ristorata. Possiamo basarci sui fatturati degli ultimi due anni per le vendite in Russia, per esempio, e ragionare su una percentuale di aiuti. Ma non basta”, avverte Centinaio.
Il sottosegretario all’Agricoltura: “Bisogna aiutare aziende a trovare nuovi mercati”
In tal senso, l’azione di governo a sostegno del settore deve essere a lungo termine. “Davanti a
sanzioni tanto implacabili che dureranno nel tempo bisogna aiutare le aziende a trovare nuovi mercati – sottolinea il sottosegretario -. Penso a Corea, Giappone, Cina, India, ma anche Stati Uniti ed Europa. Ho parlato con degli importatori cinesi in queste ore e lì non c’è alcun limite”. I produttori italiani sono preoccupati. “Masticano amaro – fa presente Centinaio -. Perché l’Ue sanziona la Russia ma di mezzo ci vanno loro”. E riguardo all’embargo dell’Occidente contro a Federazione russa, il sottosegretario sottolinea che non tutto il mondo ha imposto sanzioni.
“La Russia comprerà i prodotti ‘italian sounding'”
“La Russia comprerà il vino dalla Cina, che magari lo importerà dal Sud America. Vinceranno i prodotti ‘ italian sounding’ (che somigliano ai nostri ma non lo sono, ndr). L’ oligarca non mangerà il prosciutto italiano, ma non morirà di fame. Anche i russi mangeranno e andranno avanti”. Il problema è per gli italiani a tavola, visti i rincari del grano e il rischio che non ne arrivi a sufficienza per soddisfare il fabbisogno nazionale. Ecco perché – annuncia Centinaio ai microfoni di Radio anch’io su Rai Radio1, “Chiederemo all’Europa di sbloccare un milione di ettari per coltivare cereali“.
Il leghista interviene anche sulla trappola della t-shirt a Salvini in Polonia
Poi all’esponente leghista viene chiesto cosa ha pensato delle immagini di Salvini contestato in
Polonia. “Quel sindaco ha davvero tanto tempo da buttare – replica Centinaio -. Ha messo su un teatrino. Uno showman, diventerà famoso. Magari anche presidente della Polonia: più fai ridere e più diventi importante“. Ieri nella cittadina di Przemysl, ad una decina di chilometri al confine con l’Ucraina, il sindaco Bakun ha mostrato al leader della Lega una t-shirt con il volto di Putin, uguale a quella indossata da Salvini anni fa in Piazza Rossa.
“Certo che condanniamo” Putin. “L’ha fatto anche Salvini. Ma nessuna abiura: sarebbe come se chiedessi a Napolitano di condannare le invasioni dei Paesi dell’Est da parte dell’Urss“, chiosa il sottosegretario.
Ludovica Colli
2 comments
“Chiederemo alla Europa di sbloccare un milione di ettari per coltivare cereali” ?!?!?! C’è da rimanere senza parole…, manco l’ ultimo, sfigato, cantone di una Svizzera che non c’è più é conciato così.
via a tutte le sanzioni contro la Russia, basta cazzate globalizzzate.
Forza Putin