Roma, 28 feb – L’ambasciata italiana a Kiev avrebbe organizzato un convoglio di auto civili per evacuare gli italiani dalla capitale ucraina. Lo riferiscono fonti italiane in Ucraina ad Adnkronos, spiegando che ”nelle prossime ore” dovrebbe partire ”una colonna di auto civili dalla sede dell’ambasciata di Roma a Kiev”. L’appuntamento è stato dato per mezzogiorno ora locale, ossia quando erano le 11 in Italia. L’organizzazione dell’evacuazione segue ”il via libera concesso dai russi a uscire da Kiev”.
L’ambasciata italiana, spiegano le fonti, avrebbe organizzato una chat apposita con gli italiani iscritti all’Aire e residenti a Kiev. Inoltre, aggiungono le fonti, la sede diplomatica avrebbe organizzato ”una rete di referenti nelle diverse zone di Kiev” in modo da diffondere le informazioni nel modo più capillare possibile. ”In questi giorni è a loro che si doveva fare riferimento, alcuni sono dipendenti e alcuni volontari”, chiariscono le fonti.
“Se i negoziati dovessero andare male, russi ci andranno giù pesante a Kiev”
Sempre a sentire le fonti riportate dall’Adnkronos, però, molto dipende dall’esito dei negoziati tra Russia e Ucraina in corso ora in Bielorussia. La comunità italiana in Ucraina infatti teme che ”se l’incontro di oggi” a Gomel con la delegazione ucraina ”dovesse andare male, i russi andranno giù con la mano pesante a Kiev”.
Ue e Italia chiudono lo spazio aereo alla Russia
Sempre stamattina la Farnesina ha invitato gli italiani in Russia a lasciare il Paese prima possibile, visto che l’Ue (e quindi anche l’Italia) ha chiuso lo spazio aereo ai velivoli russi. Il divieto di decollo, atterraggio e sorvolo sul territorio dell’Ue vale per “qualsiasi aeromobile operato da vettori russi”, compresi vettori commerciali, velivoli immatricolati in Russia o posseduti, noleggiati o controllati da russi. Ma, precisa Bruxelles, non si applica “in caso di atterraggio di emergenza o di sorvolo di emergenza”. Lo prevede il Regolamento Ue con le misure restrittive, applicato anche dall’Italia. In deroga, è possibile autorizzare atterraggio, decollo o sorvolo se “necessario per scopi umanitari o per qualsiasi altra finalità coerente con gli obiettivi del regolamento”.
Mosca chiude lo spazio aereo alle compagnie di 36 Paesi, tra cui Ue e Canada
Mosca di conseguenza ha deciso la chiusura del suo spazio aereo alle compagnie di 36 Paesi, tra i quali Paesi europei e Canada, come “ritorsione” alla chiusura dello spazio aereo ai velivoli russi. Lo annuncia l’Agenzia federale russa citata da Interfax.
Ludovica Colli